I carabinieri di Aragona, agli ordini del maresciallo Paolino Scibetta, hanno avviato le indagini. Non è escluso – ma non ci sono affatto certezze al riguardo – che come primissimo passo, gli investigatori possano già aver setacciato l’area di rinvenimento della bottiglia per provare ad appurare se siano o meno presenti delle telecamere di video sorveglianza pubbliche o private. Gli eventuali filmati potrebbero infatti dare il giusto input all’attività investigativa che è indirizzata ad identificare il mittente di quell’avvertimento. Fitto il riserbo di investigatori. Un fascicolo d’inchiesta è stato aperto alla Procura di Agrigento.