LA GIOIA DI DONARE: L’istituto Don Bosco di Canicattì promuove il valore della donazione tra le nuove generazioni, in occasione della “Festa Nazionale del Dono”
Si è appena conclusa una settimana speciale e intensa presso il “2° Circolo Didattico Don Bosco” di Canicattì in sintonia con il “Dono Day” istituíto nel 2015 con apposita Legge della Repubblica Italiana, quale solennità civile e giornata per la pace, la fraternità e il dialogo interreligioso, con lo scopo di promuovere i valori della donazione, dell’altruismo e della solidarietà. A tal proposito, le principali istituzioni e associazioni hanno aderito all’iniziativa nazionale con importanti eventi in programma. Un’occasione di rilievo etico, spirituale e sociale che coincide con la ricorrenza di San Francesco, patrono d’Italia ed emblema di colui che si fece dono per gli altri. La settimana del dono presso l’istituto, si è aperta proprio il 4 Ottobre con un significativo momento d’incontro promosso dal D.S., Dott.ssa Giuseppina Cartella, che ha invitato i responsabili dell’AIDO di Favara i quali hanno parlato agli allievi di donazione degli organi, raccontando le loro emozionanti storie di ri-nascita, sensibilizzandoli con video coinvolgenti, con l’elezione a sorpresa del “Donatore per un giorno” e con la distribuzione di gadget e materiale informativo. I giovani dell’istituto Don Bosco, hanno partecipato con singolare entusiasmo alla manifestazione, seguendo con particolare coinvolgimento i filmati, le canzoni, i cartoons e le riflessioni proposte, in linea con le rilevanti tematiche del “Dono Day 2016”. La manifestazione è stata impreziosita dagli interventi della dott.ssa Edda Asaro, medico scolastico e dell’ins. Claudia Cammilleri, con la moderazione di Miriam Di Rosa. I pregevoli insegnanti dell’Istituto, inoltre, hanno dato seguito alla mission della “Festa Nazionale del Dono” con ulteriori momenti di confronto, feedback e approfondimento tra gli allievi, proponendo dibattiti aperti, dialoghi guidati, elaborati e disegni sull’importanza del donare, come gratuità e attenzione all’altro, condizione imprescindibile per una società aperta ed evoluta.