Coach Stefano Micoli lascia la panchina per approdare in un prestigioso club di Serie A1 femminile
La più bella Seap Dalli Cardillo Aragona della stagione batte nettamente e meritatamente il Sassuolo, una delle squadre più forti e più in forma del campionato di Serie A2, girone A. Il sestetto di Stefano Micoli si è imposto 3-0 con questi parziali: 25-23, 26-24, 25-18. La Seap Dalli Cardillo Aragona ha giocato la partita perfetta in ogni fondamentale, nonostante le concomitanti assenze delle titolari Comotti e Zech infortunate. Al loro posto Bisegna e Zonta, che insieme alle altre compagne di squadra sono state superiori all’avversario in ogni fondamentale. A fine gara, il Presidente Nino Di Giacomo ha annunciato a malincuore la “separazione” consensuale con il coach Stefano Micoli il quale ha avuto una richiesta irrinunciabile da un glorioso e prestigioso club del campionato di Serie A1 di pallavolo femminile. La Società aragonese non ha assolutamente voluto privare il coach bergamasco di questa grande opportunità professionale e lavorativa e Micoli, dunque, questa sera, ha lasciato la panchina dell’Aragona. Tornando alla partita del PalaMoncada di Porto Empedocle, la Seap Dalli Cardillo Aragona è scesa in campo con Caracuta al palleggio, Stival opposto, Bisegna e Negri centrali, Dzakovic e Zonta martelli – ricevitori e Vittorio libero. Nel corso del match sono entrate e bene Ruffa e Casarotti, che hanno dato il loro importante contributo alla squadra per la vittoria finale. Il Sassuolo di coach Venco ha iniziato la partita con Balboni in regia e la polacca Rasinska nel ruolo di opposto, l’ex Aragona Moneta e Gardini schiacciatrici, Civitico e Busolini al centro, e Rolando libero. Poi spazio anche al secondo libero Colli, Zojzi e Cantaluppi. Il primo set inizia nel segno dell’equilibrio, con entrambe le formazioni entrate subito in clima partita. Le padrone di casa, trascinate da una superlativa Dzakovic, chiudono avanti al primo significativo parziale: 8-7. Sassuolo con Gardini in evidenza reagisce e passa a condurre 15-16. Finale di set punto a punto con sorpassi e contro sorpassi, ma è il sestetto aragonese ad avere la meglio nei momenti topici. Sassuolo annulla una prima palla set ma poi Gardini sbaglia il servizio e Aragona chiude sul filo di lana. Anche il secondo set è bellissimo e ricco di emozioni. Sassuolo sembra più compatto e organizzato nel gioco d’attacco: 4-8. Poi la Seap Dalli Cardillo Aragona risistema la ricezione e contrattacca con maggiore incisività con Zonta, Stival e Dzakovic. Ottimo il lavoro al centro di Bisegna e Negri, mentre il libero Vittorio dà sicurezza al reparto difensivo. La squadra di casa recupera e piazza un 6 a zero che manda in crisi le quotate avversarie: 16-15. Sassuolo impatta sul 21-21 e passa a condurre 22-24. L’Aragona c’è e annulla con caparbietà entrambi set point, per poi correre a vincere con determinazione il set ai vantaggi: 26-24. E’ il parziale che galvanizza la Seap Dalli Cardillo Aragona e spegna definitivamente i sogni di gloria delle nero-verdi. Caracuta e compagne rimangono concentratissime e continuano a giocare un’ottima pallavolo: 8-6 e 16-14. Il sestetto ospite esce definitivamente dalla partita nel finale (21-17). Al primo match point è festa Aragona con Caracuta che mura l’ex capitano dell’Aragona Moneta per il definitivo 25-18. Tre punti importantissimi per la Seap Dalli Cardillo Aragona che sale in classifica a quota 14 e mercoledì prossimo, al PalaMoncacada, alle ore 20.30, il recupero della terza giornata di ritorno contro il San Giovanni in Marignano, un’altra corazzata del girone.
A fine partita la schiacciatrice montenegrina Danjiela Dzakovic è stata premiata come migliore giocatrice in campo e come migliore top scorer del match. Dzakovic ha ricevuto in premio il prestigioso vino Etna Rosso del versante settecento in versione magnum messo in palio dallo sponsor CVA Canicattì e il premio “Dolcemente Blanco” dello sponsor Azienda Blanco di Niscemi. Entrambi i premi sono stati consegnati dal Comandante provinciale dei Carabinieri di Agrigento, il Colonnello Vittorio Stingo.