Aragona, Comuni, Cronaca

Le famiglie dei disabili gravi e gravissimi di Aragona a Palermo, davanti Palazzo d’Orleans contro il Decreto Musumeci

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Come anticipato nei giorni scorsi l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Pendolino con l’Assessore ai Servizi Sociali, Stefania Di Giacomo Pepe e le famiglie dei disabili gravi e gravissimi di Aragona si sono recati a Palermo, davanti Palazzo d’Orleans contro i criteri stabiliti dal Decreto Musumeci che prevede tra le altre cose, la riduzione dell’assegno di cura ai disabili gravissimi e precludere ai gravi la libera scelta, imponendo agli stessi servizi territoriali che stravolgerebbero un contesto di vita già avviato. Impedire la libertà di scelta significherebbe anche costringere i Sindaci a non poter più assicurare ai loro cittadini disabili gravi il tipo di assistenza domiciliare prevista dall’avviso pubblico che, come già specificato, garantisce sia la libera scelta che la figura del familiare caregiver. Sarebbe come fare un enorme passo indietro!

Il Sindaco Giuseppe Pendolino commenta così facendo anche un appello: Come anticipato qualche giorno fa, oggi siamo a Palermo con le famiglie dei disabili Aragonesi e soprattutto con i nostri ragazzi a manifestare e rivendicare la loro libertà di scelta da chi farsi assistere e soprattutto dove. Siamo tutti uguali e liberi di scegliere. Vi invito a unirCi per farci sentire più forte!”

Anche, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Aragona, Stefania Di Giacomo Pepe, ha commentato: “L’Amministrazione comunale di Aragona, oggi è scesa a fianco delle famiglie con disabilità e dei disabili per chiedere al Presidente della Regione Musumeci, la modifica del decreto presidenziale che disciplina le modalità ed i criteri di attuazione del fondo unico della disabilità”.  e continua –  “Per ribadire la libertà quale diritto inviolabile… la libertà di scegliere, di dove vivere, dove andare e da chi farsi assistere”. e conclude – “Infatti il colore dominante è stato il nero. Abbiamo indossato una maglia nera in segno di lutto, in quanto con questo decreto hanno ucciso la democrazia…”.

 

 

Presente all’incontro c’era anche Angela Zicari presidente della Federazione Regionale Movimento Noi liberi da sempre impegnata nella lotta per la difesa dei diritti delle persone con disabilita’ Per le persone disabili gravi di Aragona, la pubblicazione di questo bando rappresenta un importante passo avanti poiché rispetta il diritto alla LIBERA SCELTA secondo quanto previsto dalla legge regionale n.8 del maggio 2017, contrariamente a quanto invece ribadito in questi giorni dal Decreto Regionale del Presidente Musumeci. “Rispettare la libertà di scelta, significa rispettare la dignità della persona disabile che ha diritto a scegliere dove vivere, come vivere e da chi farsi assistere. Vogliamo quindi ringraziare il nostro Sindaco per la sensibilità dimostrata, per aver dato risposte concrete ai bisogni assistenziali dei suoi cittadini non autosufficienti. Per noi è un esempio di BUONA POLITICA a sostegno della famiglia che rappresenta il pilastro fondamentale della società, è il primo luogo in cui la persona disabile riceve cura ed assistenza con tanto amore e senso di responsabilità e, con o senza la presenza dello Stato”. Destinare il 10% delle somme trasferite ai Comuni da parte della Regione esercitando il diritto alla libera scelta tra formula diretta ed indiretta, ha inoltre significato per noi famiglie Aragonesi vedere riconosciuta la figura del familiare Caregiver, di colui cioè che si prende effettivamente cura della persona con disabilita’, rinunciando spesso alla sua stessa vita e alla carriera lavorativa.” Per la persona disabile il sostegno economico rappresenta una risorsa per poter vivere meglio, per poter essere il più possibile indipendente, per acquistare ad esempio ausili che lo aiutino a superare situazioni di disagio o per scegliersi la persona che si possa sostituire alle sue abilità mancanti così da migliorare la qualità della vita non solo all’interno delle mura domestiche, ma anche all’esterno e poter vivere normalmente una vita fatta anche di relazioni sociali.

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