10:59 – Nel corso di mirati controlli finalizzati alla repressione del fenomeno dello smaltimento illecito di rifiuti, nella giornata di ieri 27 giugno scorso, la Polizia di Stato di Licata, denunciava all’Autorità Giudiziaria V.P., classe 1964 di Licata; S.L.R., classe 1963, anch’egli di Licata ed E. T., classe 1984, di Grotte, in quanto ritenuti responsabili del reato di gestione di discarica di rifiuti non autorizzata, in concorso. Nel corso della mattinata, personale del locale Commissariato di P.S. e della Divisione Polizia Anticrimine della Questura effettuavano un mirato servizio di osservazione al fine di accertare un eventuale conferimento illecito di materiale di risulta provenienti dalle opere di scavo del manto stradale relative a dei lavori pubblici in corso di esecuzione a Licata. Nella circostanza, i poliziotti accertavano che nell’area interessata erano presenti mezzi ed operai di una ditta agrigentina che stavano effettuando gli scavi ed, in particolare, si notava la presenza di un escavatore che stava caricando su un autocarro con cassone ribaltabile trilaterale, i detriti provenienti dalle cennate attività di estrazione. Quindi, ultimato il carico, il citato mezzo pesante si allontanava da quel sito, raggiungendo un’area di circa 6.000 mq costituita da terreno incolto e dove erano già presenti circa quindici cumuli di terra e detriti precedentemente depositati. Dagli accertamenti effettuati nell’immediatezza, si evinceva che l’anzidetta area era priva di autorizzazione per il deposito e/o conferimento di materiali o rifiuti di qualsiasi natura, e pertanto veniva posta sotto sequestro, così come veniva sequestrato anche il mezzo pesante utilizzato per i trasporti del materiale di risulta .