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L’imposta di soggiorno nel rispetto dei riberesi

Viste le notizie di stampa pubblicate da alcuni esercenti di strutture turistico alberghiere del territorio l’amministrazione comunale intende definire alcuni punti circa la proposta dell’imposta di soggiorno. L’assessore al bilancio Mariateresa Taglialavore afferma che l’imposta di soggiorno non comporterà oneri aggiuntivi a carico delle strutture ricettive ubicate nel territorio e che la stessa non graverà soltanto sui turisti che alloggiano presso hotel, camping e B&B ma anche su coloro che alloggiano temporaneamente e per fini turistici in abitazioni situate nel territorio riberese (rif. regolamento art. punto 4): “Locazioni temporanee di abitazione ad uso turistico”.
“Il decreto legge n.50/2017 – continua l’assessore – ha regolamentato i contratti di locazione temporanee ad uso abitativo che hanno una durata non superiore a 30 giorni: le cosiddette “locazioni brevi”. Si tratta di quei contratti conclusi da persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa, per i quali non vi è l’obbligo di registrazione se non formati per atto pubblico o scrittura privata autentica. Possono essere conclusi direttamente dalle parti o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o che gestiscono portali telematici. La tassa di soggiorno non è una proposta di maggioranza ma di giunta, quindi il consiglio comunale sarà libero di approvarla o di bocciarla.”.
Il sindaco Carmelo Pace afferma: “La proposta è stata pensata nel rispetto e nell’interesse dei miei concittadini, perché quest’ultimi si sono addossati costi che avrebbero dovuto essere sostenuti dai turisti”.
È stata altresì fissata una conferenza dei servizi con le associazioni professionali degli albergatori per mercoledì 18 aprile 2018.

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