“Il decreto legge n.50/2017 – continua l’assessore – ha regolamentato i contratti di locazione temporanee ad uso abitativo che hanno una durata non superiore a 30 giorni: le cosiddette “locazioni brevi”. Si tratta di quei contratti conclusi da persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa, per i quali non vi è l’obbligo di registrazione se non formati per atto pubblico o scrittura privata autentica. Possono essere conclusi direttamente dalle parti o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o che gestiscono portali telematici. La tassa di soggiorno non è una proposta di maggioranza ma di giunta, quindi il consiglio comunale sarà libero di approvarla o di bocciarla.”.
Il sindaco Carmelo Pace afferma: “La proposta è stata pensata nel rispetto e nell’interesse dei miei concittadini, perché quest’ultimi si sono addossati costi che avrebbero dovuto essere sostenuti dai turisti”.
È stata altresì fissata una conferenza dei servizi con le associazioni professionali degli albergatori per mercoledì 18 aprile 2018.