17:48 – Circa duemila persone davanti la Chiesa di San Giovanni Battista a Santa Croce Camerina per assistere all’ultimo saluto del piccolo Loris Stival, di 8 anni ammazzato il 29 novembre scorso. Davanti alla chiesa poche corone, ma tanti pupazzi e palloncini. Su un manifesto funebre c’è scritto “Loris Andrea Stival è venuto a mancare in maniera tragica all’affetto di mamma, papà e del fratellino”. In un altro si legge “La tragica scomparsa del piccolo Andrea Loris ha segnato profondamente tutti noi. La comunità intera partecipa al dolore dei familiari”. La mamma, Veronica Panarello, dal carcere di Catania, ha mandato una corona a forma di cuore con fiori che compongono la scritta “Loris”, accompagnata da un nastro bianco con la scritta “la mamma Veronica”. E’ invece presente, il padre Davide che porta la bara bianca, all’interno della Chiesa, per le esequie. Ci sono i familiari e tanti cittadini di Santa Croce Camerina e i compagni della scuola elementare Falcone e Borsellino, insieme alle maestre che hanno raggiunto, in silenzio, la chiesa di San Giovanni Battista in corteo con ognuno con un palloncino bianco in mano con la foto di Loris. Mentre i compagni della scuola di arti marziali tengono uno striscione con scritto: “Ciao Loris, adesso vai in cielo e insegna agli angeli a calciare”.
Il funerale è celebrato dal Vescovo di Ragusa, Paolo Urso: “Un bambino non può morire perché un altro essere umano si è arrogato il diritto inesistente di togliergli la vita. Come si può uccidere un bambino? Solo un folle, un pericoloso folle, può compiere un tale gesto. Un folle che deve essere fermato”, dice nell’omelia. Era presente, il sindaco del paese, Franca Iurato, in un messaggio dice: “Il paese ritrovi la pace” “Spero che il funerale riporti pace in paese e ci sottragga dall’eccesso di mediaticità”. E’ l’auspicio espresso del sindaco del paese Franca Iurato in piazza, davanti alla cattedrale, per dare disposizioni per il funerale del piccolo Loris. “La pace e la serenità ce la chiedono in particolar modo i nostri bambini. Ne abbiamo perso uno, a cui abbiamo sottratto il futuro, e non vogliamo che altri soffrano ancora. Ringrazio i cittadini per la grande compostezza – ha concluso – ma ora tutti, spero da domani, abbiamo bisogno di pace”.
Presente, anche, Il Prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè: “Sono qui per manifestare il mio profondo cordoglio personale e delle istituzioni che rappresento. Confido nell’impegno della Procura affinché sia fatta piena luce su questo tragico caso e a questo proposito auspico che sia rispettato il lavoro degli inquirenti e possa essere assicurata la necessaria collaborazione da parte di coloro i quali possano dare aiuto agli inquirenti per le indagini”.
La Preside dell’istituto comprensivo Falcone e Borsellino di Santa Croce Camerina, frequentato dal piccolo Loris Stival, leggendo una lettera a conclusione i funerali del bambino. “In momenti come questo è estremamente difficile trovare parole che possono alleviare una Cosi grande sofferenza. La verità è che non ci sono parole che possono portare rimedio o consolazione. Quello che voglio poter esprimere a nome mio e di tutta la comunità scolastica, ma credo anche dell’intera cittadina è far sentire alla famiglia distrutta dal dolore la presenza sentita e la vicinanza reale di tutti noi, noi che in questo momento siamo assolutamente incapaci di proteggere chi è in lutto dall’infinito dolore della perdita e di alleviare la sofferenza di così grande portata! Accettare il fatto che la persona amata sia definitivamente scomparsa richiede alla famiglia uno sforzi sovrumano che nessuno di noi potrà comprendere fino in fondo. Noi in questo momento vogliamo solo far senti la nostra presenza sincera e calorosa, il nostro affetto e la vicinanza alla famiglia in lacrime. Questo affetto e questo sostegno non si esauriscono oggi. Noi ci siamo oggi e ci saremo domani e tutti i giorni a venire per dare conforto alla famiglia dichiarando la nostra disponibilità anche solo per ascoltare e per ricordare insieme il nostro piccolo Loris. Mi consenta il papà – ha continuato – questo possessivo vuole solo descrivere il nostro affetto per il piccolo angelo che anche noi nel nostro piccolo abbiamo amato e che rimarrà sempre nei nostri cuori”.
La maestra di Loris, Teresa Iacono, durante i funerali del piccolo, ha detto: “I tuoi insegnanti e i tuoi compagni sentono la tua mancanza. Ci mancano i tuoi occhi castani, la tua gioia e voglia di vivere. Preghiamo ogni giorno – ha continuato la maestra – affinché tu possa trovare lassù la pace che meriti e che qui non hai trovato, e ti chiediamo da lassù di aiutarci a comprendere il motivo di questo tragico evento. La tua scuola ti porterà sempre nel cuore”.
All’uscita della chiesa, le migliaia di persone hanno salutato la bara di Loris con un applauso che ha attraversato più volte la piazza antistante la chiesa, per poter dare a tutti la possibilità di dare l’ultimo saluto al bambino. La bara bianca sorretta da quattro uomini e una volta alzata verso il cielo, i compagni di scuola, hanno lanciato diversi palloncini bianchi con con la foto di Loris. Tanta gente, anche, al cimitero comunale di Santa Croce Camerina, recata per l’ultimo saluto.
di SIMONE PIETRO COSTANZA