I Carabinieri di Palermo, su disposizione della sezione misure di prevenzione del locale tribunale, hanno sequestrato beni per 10 milioni di euro, intestati e riconducibili a Salvatore Arena, 54 anni, imprenditore ritenuto contiguo alla famiglia mafiosa di Villabate. Arena è stato arrestato nel febbraio del 2009 nell’ambito dell’ inchiesta cosiddetta “Senza frontiere”. L’imprenditore avrebbe intestato fittiziamente al figlio Marco e al genero Giampiero Alaimo, anche loro arrestati, la titolarità dell’agenzia di scommesse “Intralot” a Villabate. La stessa agenzia sarebbe riconducibile al reggente della famiglia mafiosa di Villabate, Giovanni D’Agati. Arena è stato assolto in secondo grado, dopo una condanna in primo grado ad un anno e 4 mesi di reclusione. Il sequestro comprende numerose società e attività commerciali come lo “Splendore Atelier” di Villabate e il “Bar del bivio” a Palermo, poi appartamenti, ville, appezzamenti di terreno, autoveicoli e rapporti bancari.
LA REDAZIONE