“Entro le 24 di domani tutti i migranti presenti negli hotspot e in ogni centro di accoglienza della Sicilia dovranno essere improrogabilmente trasferiti in strutture fuori dall’isola”. Lo prevede l’ordinanza firmata nella notte dal Governatore siciliano Nello Musumeci, perché “allo stato non è possibile garantire la permanenza nell’Isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio”. “La Regione Siciliana, mediante le A.S.P. territorialmente competenti, mette a disposizione delle autorità nazionali il personale necessario ai controlli sanitari per consentire il trasferimento dei migranti in sicurezza”.
Oggi verrà notificata a tutte le prefetture dell’Isola e al governo nazionale”, ha scritto su Facebook il governatore della Regione Nello Musumeci, lanciando una provocazione all’esecutivo. “La Sicilia non può essere invasa, mentre l’Europa si gira dall’altro lato e il governo non attiva alcun respingimento. Vi terrò aggiornati più tardi”, si legge nel post. Il piano è quello di trasferire tutti i richiedenti asilo sul continente entro 24 ore, ma fonti del Viminale avvertono: il provvedimento “non ha alcun valore”, perché l’immigrazione è “una materia di competenza statale“.
Plausi dall’ex ministro Matteo Salvini, mentre il responsabile Sicurezza del Pd, Carmelo Miceli, accusa: “La causa dell’aumento dei contagi in Sicilia è l’atteggiamento troppo ‘morbido’ che Musumeci ha voluto tenere durante l’estate”. Fava: “Il governatore scarica sui migranti le sue responsabilità”.
Duro anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Paradossale che si cerchi di additare responsabilità dell’aumento dei casi ad una generica categoria di persone, quella dei migranti, che è invece quella maggiormente sottoposta a controlli“.
Il provvedimento, composto da tre articoli, prevede che “entro le 24 ore del 24 agosto, tutti i migranti presenti negli hotspot e in ogni Centro di accoglienza devono essere improrogabilmente trasferiti e/o ricollocati in altre strutture fuori dal territorio della Regione siciliana”. Il motivo è che allo stato “non è possibile garantire la permanenza nell’Isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio”. La Regione, quindi, tramite le Asp “mette a disposizione delle Autorità nazionali il personale necessario ai controlli sanitari per consentire il trasferimento dei migranti in sicurezza”. Ma non è tutto. Con la nuova ordinanza Musumeci di fatto chiude i porti dell’isola. “Al fine di tutelare la salute e l’incolumità pubblica, in mancanza di strutture idonee di accoglienza, è fatto divieto di ingresso, transito e sosta nella Regione siciliana da parte di ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni, comprese quelle delle Ong“. Si richiamano quindi le sanzioni previste dalla legge in caso di “mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza”.
SCARICA QUI LA NUOVA ORDINANZA DEL 23-08-2020 DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA, NELLO MUSUMECI
Intanto due barchini di migranti sono stati agganciati, a partire dall’alba, nelle acque antistanti Lampedusa dove sono sbarcati in 28. Nella prima imbarcazione c’erano 13 tunisini e nella seconda erano 15. I due gruppi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola, struttura che è stata già lasciata da 41 migranti che sono stati imbarcati sul traghetto di linea per Porto Empedocle dove giungeranno domattina e da dove saranno trasferiti al centro d’accoglienza di Caltanissetta. Da venerdì ad oggi sono stati complessivamente, su disposizione della Prefettura di Agrigento, 337 i migranti trasferiti da Lampedusa. Al momento, sull’isola, restano poco meno di 1.200 persone: circa mille all’hotspot e poco meno di 200 alla Casa della fraternità, locali della parrocchia. Doppio intervento di salvataggio della Sea Watch 4, poi, al largo della Libia tra ieri ed oggi: la nave umanitaria ha soccorso 104 migranti in difficoltà. Tra di loro, 37 minori.
E sono complessivamente 19 i migranti – ospiti di due comunità che si trovano nelle periferie di Agrigento – che sono risultati positivi al Coronavirus. Uno dei 14 è stato, ieri sera, è stato trasferito all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. L’esito dei tamponi, effettuati dal personale sanitario dell’Asp di Agrigento, è arrivato negli scorsi giorni, ma la notizia dei 19 positivi è trapelata solo dopo il ricovero dell’uomo.