Politica, Province

Nello Musumeci, nuovo Presidente della Regione Sicilia e gli eletti dell’Ars

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E’ il nuovo Presidente della Regione Sicilia, Sebastiano Musumeci, detto Nello (Militello in Val di Catania, 21 gennaio 1955), è un politico italiano. Eurodeputato dal 1994 al 2009 e sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dal 2012 è deputato all’Assemblea regionale siciliana.  Ha svolto studi universitari in Scienze della comunicazione; ha lavorato come bancario nel Gruppo Unicredit ed è giornalista pubblicista. Ha avuto tre figli: Salvatore, Giuseppe (deceduto a trenta anni nel maggio 2013) e Giorgio. 

Entra in politica a 15 anni nelle file della Giovane Italia, l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano. A vent’anni è stato eletto consigliere comunale nella sua città di origine, Militello in Val di Catania, e successivamente nei Comuni di Gravina di Catania (1980) e Castel di Iudica (1983), dove ha ricoperto anche la carica di vicesindaco in una coalizione di centro-destra.

A trentadue anni è stato eletto segretario provinciale del MSI a Catania. Ha poi rivestito il ruolo di Consigliere provinciale di Catania dal 1990 fino al 1993.

Nel 1994 si candida alla presidenza della Provincia di Catania con la sola lista del Movimento Sociale Italiano: al primo turno raccoglie il 32,6% dei voti e, dopo una campagna elettorale conclusa in «un indecoroso scambio di insulti e accuse sfociato in querele e sfide plateali», al ballottaggio del 13 febbraio supera nettamente Stelio Mangiameli, con il 66,35% dei voti, in un turno elettorale contraddistinto da una scarsissima affluenza (appena 39%) e oltre il 16% di schede nulle o bianche.

Musumeci amministrerà la provincia nonostante la maggioranza consiliare di centrosinistra e nel 1998 verrà poi riconfermato presidente al primo turno, con più di 310 000 preferenze, sostenuto da una coalizione di centrodestra. Assieme al sindaco di centro-sinistra Enzo Bianco, è considerato uno dei protagonisti della cosiddetta “Primavera di Catania“. Rimane in carica fino alla scadenza del secondo mandato, nel maggio 2003.

Nel 1995 confluisce in Alleanza Nazionale, diventando coordinatore regionale per la Sicilia dal 2002 al 2004. In seguito a reiterate minacce mafiose, ha vissuto sotto scorta della polizia per diversi anniIn un sondaggio del luglio 2010, condotto da Crespi, è risultato tra i primi otto politici più apprezzati in Sicilia.

Alle elezioni europee del 1994 viene eletto europarlamentare, nella circoscrizione Italia meridionale, tra le fila di Alleanza Nazionale con circa 43000 preferenze. Viene rieletto poi alle successive elezioni del 1999 (con 78000 preferenze)e del 2004 (con 116000 preferenze), in quest’ultima tornata risulta peraltro l’eurodeputato di AN più votato dopo Fini, Alemanno e Gasparri, nonché il primo in Sicilia. Al Parlamento europeo ha fatto parte delle commissioni Pesca e Agricoltura e della Commissione per l’ingresso della Turchia nell’Unione europea. Termina il suo mandato di eurodeputato nel 2009.

Nel settembre 2005 – in polemica con Gianfranco Fini – abbandona Alleanza Nazionale e fonda “Alleanza Siciliana”, movimento autonomista di destra a carattere regionaleAlle elezioni regionali del 2006, Musumeci rinuncia a entrare in coalizione a sostegno del presidente Totò Cuffaro e si candida a presidente della Regione Siciliana, a capo del movimento “Alleanza Siciliana”. Ottiene il 5,3%, contro il 53,1% dell’esponente del centro-destra Cuffaro e il 41,6% della candidata per il centro-sinistra Rita Borsellino.

Alle elezioni amministrative del 2008 a Catania, Musumeci si candida a sindaco, sostenuto dalla lista civica che porta il suo stesso nome. Ottiene oltre il 25% dei voti, superando in preferenze il candidato del centro-sinistra Giovanni Burtone, e arrivando a sfiorare il ballottaggio col candidato sindaco sostenuto dal centro-destra Raffaele Stancanelli che viene eletto al primo turno. Musumeci risulta essere comunque il consigliere comunale più votato della città, con oltre 4000 preferenze, seguito dal senatore Enzo Bianco dello schieramento di centro-sinistra.

Il movimento Alleanza Siciliana nel 2008 confluisce in La Destra e il 6 dicembre Musumeci viene eletto vicesegretario nazionale dal Comitato centrale del partito, carica alla quale rinuncia l’anno successivo.

Ha insegnato all’Istituto superiore di giornalismo di Acireale ed è tra i fondatori dell’ISSPE (Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici) di Palermo. È autore di alcuni saggi storici sulla Sicilia del Novecento.

Il 15 aprile 2011 il Consiglio dei ministri nomina Musumeci nuovo sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in rappresentanza de La Destra. La cerimonia di giuramento si svolge il 19 aprile a Palazzo Chigi. Resta sottosegretario fino alle dimissioni del governo Berlusconi IV, avvenute nel novembre successivo.

Il 22 agosto 2012 Musumeci annuncia, su proposta del leader di Grande Sud Gianfranco Micciché, la sua candidatura a Presidente della Regione Siciliana sostenuto anche dalla Lista Musumeci, I Popolari di Italia Domani, Fareitalia e Alleanza di Centro. Due giorni dopo riceverà anche il supporto de Il Popolo della Libertà, diventando il candidato ufficiale del centro-destra, dunque il 30 agosto esce dalla coalizione e si candida a Presidente della Regione Siciliana.

Il 29 ottobre 2012, ottenendo il 25,7% dei consensi, viene sconfitto dal rappresentante del centro-sinistra Rosario Crocetta che prende il 30,5%. Risulta comunque eletto deputato all’Assemblea regionale siciliana in quanto candidato presidente non eletto che ha ottenuto più voti. Il 23 maggio 2013 viene eletto all’unanimità presidente della Commissione regionale antimafia dell’ARS, e aderisce al gruppo parlamentare Lista Musumeci.

Lasciato il movimento di Storace, nel 2015 Musumeci è tra i fondatori del movimento civico siciliano “#Diventerà bellissima“, così denominato per richiamare una frase di Paolo Borsellino rivolta alla Sicilia e di cui è il leader. Nel febbraio 2017 il suo movimento lo propone candidato alle primarie del centro-destra per la presidenza della Regione Siciliana, decise da tutte le forze politiche dello schieramento, poi annullate.

Ecco gli eletti all’Assemblea dell’Ars

I deputati regionali eletti nei partiti a sostegno del nuovo governatore Nello Musumeci sono 36 sui 70 che andranno a popolare Sala d’Ercole. Ecco gli eletti che comporranno l’Assemblea Regionale:

AGRIGENTO CALTANISSETTA CATANIA
Listino del presidente

Giovanni Di Mauro


Movimento 5 stelle
Matteo Mangiacavallo
Giovanni Di Caro


Partito democratico
Michele Catanzaro


Popolari e autonomisti
Carmelo Pullara


Udc
Margherita La Rocca Ruvolo


Forza Italia
Riccardo Antonio Gallo Afflitto

Listino del presidente

Giusy Savarino


Movimento 5 stelle
Giancarlo Cancelleri
Nunzio Di Paola
Concetta Damante


Forza Italia
Michele Mancuso

Movimento 5 stelle

Angela Foti
Gianina Ciancio
Francesco Cappello
Jose Marano


Partito democratico

Luca Sammartino
Anthony Barbagallo


Sicilia futura

Nicola D’Agostino


Forza Italia
Marco Falcone
Alfio Papale


Noi con Salvini – Fratelli d’Italia
Gaetano Galvagno


Diventerà bellissima
Giuseppe Zitelli


Popolari e autonomisti
Giuseppe Compagnone


Udc
Giovanni Bulla

ENNA MESSINA PALERMO
Movimento 5 stelle
Elena Pagana


Partito democratico
Luisa Lantieri

Listino del presidente
Bernardette Grasso
Elvira Amata


Movimento 5 stelle
Valentina Zafarana
Antonino De Luca


Partito democratico
Francesco De Domenico


Forza Italia
Luigi Genovese
Tommaso Antonino Calderone


Diventerà bellissima
Giuseppe Galluzzo


Noi con Salvini – Fratelli d’Italia
Antonio Catalfamo


Udc
Cateno De Luca

Listino del presidente
Gianfranco Micciché


Movimento 5 stelle
Giampiero Trizzino
Salvatore Siragusa
Luigi Sunseri
Roberta Schillaci


Cento passi per la Sicilia
Claudio Fava


Partito democratico
Giuseppe Lupo
Antonello Cracolici


Sicilia futura
Edmondo Tamajo


Forza Italia
Giuseppe Milazzo
Riccardo Savona
Marianna Caronia


Popolari e autonomisti
Roberto Lagalla
Totò Cordaro


Udc
Vincenzo Figuccia


Noi con Salvini – Fratelli d’Italia
Antonino Rizzotto


Diventerà bellissima
Alessandro Aricò

RAGUSA SIRACUSA TRAPANI
Forza Italia
Orazio Ragusa


Diventerà bellissima
Giorgio Assenza


Movimento 5 stelle
Stefania Campo


Partito democratico
Nello Dipasquale

Movimento 5 stelle
Stefano Zito
Giorgio Pasqua


Partito democratico
Giovanni Cafeo


Forza Italia
Rossana Cannata


Popolari e autonomisti
Giuseppe Gennuso

Listino
Mimmo Turano


Movimento 5 stelle
Sergio Tancredi
Valentina Palmeri


Partito democratico
Baldo Gucciardi


Forza Italia
Stefano Pellegrino


Udc
Eleonora Lo Curto

 

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