In quella sede, accertava che il titolare dell’esercizio pubblico aveva organizzato e consentito in quella circostanza, lo svolgimento di pubblico spettacolo, in particolare trattenimento musicale/danzante in assenza della prescritta licenza di polizia, in assenza di autorizzazione comunale per la tutela dell’inquinamento acustico ed in violazione dei limiti orari stabiliti dalla vigente Ordinanza Comunale per i trattenimenti musicali in ambienti all’aperto.
Per tali illeciti amministrativi venivano contestate relative sanzioni amministrative per un importo di qualche migliaia di euro.
Nel medesimo contesto, si appurava che l’esercizio era sprovvisto del certificato di agibilità da parte della competente Commissione Tecnica attestante la solidità e la sicurezza della struttura; per i motivi suesposti, il responsabile del locale veniva deferito alla Procura della Repubblica do il Tribunale di Agrigento, per la violazione prevista e punita dall’art. 681 C.P. in relazione all’art. 80 del T.U. delle Leggi di P.S..
Avendo poi constatato la presenza di centinaia di avventori (circa 400), all’interno di detto esercizio, privi di dispositivi di protezione individuale e non rispettosi del distanziamento sociale previsto dalle norme per il contenimento del contagio da Covid-19 (D.L. n. 33/2020 art. 1, co. 14, art. 2, co. 1 e 2, in relazione al D.P.C.M. del 17.05.2020 e relative linee giuda), al titolare veniva contestato tale illecito amministrativo, in conseguenza del quale, il Prefetto di Agrigento ha disposto, in applicazione di sanzione accessoria all’illecito sopradescritto, la chiusura del pubblico esercizio per la durata di giorni cinque, con provvedimento notificato ed eseguito nella serata di ieri.
L’attività di controllo in tale direzione proseguirà nella località balneare senza soluzione di continuità, soprattutto nei fine settimana in cui si registra una massiccia presenza di giovani.