Sul posto si sono recati i militari della stazione di Palma di Montechiaro, quelli del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Licata e quelli del reparto Operativo del comando provinciale di Agrigento ed il sostituto procuratore di turno, Emiliana Busto. Due persone, il suocero ed il cognato sono stati condotti presso la stazione dei Carabinieri di Palma di Montechiaro.
Nel corso del pomeriggio, dopo la visione di alcune telecamere della zona, i militari, sono riusciti a dare una svolta decisiva alle indagini, dove hanno immortalato, il cognato, Raimondo Burgio, di 35 anni, dirigersi verso la vittima, così il sostituto procuratore, Emiliana Busto, ha firmato il provvedimento di fermo di indiziato di delitto con l’accusa di omicidio. La pistola utilizzata per l’omicidio è stata, una calibro 9, che è risultata essere legalmente detenuta, di cui è stata già ritrovata e posta sotto sequestro. Denunciato, anche, per favoreggiamento, alla Procura di Agrigento, il padre di Raimondo Burgio.
Il movente del delitto sarebbe da ricondurre a una separazione in corso con la moglie, in quando la vittima, a quanto pare, maltrattasse la donna. Pare, anche, che nella prima mattinata di oggi, il 45enne, si sarebbe recato in casa Burgio, per cercare di ricucire la relazione con la moglie, con insulti verso il suocero e abbia iniziato ad urlare e insultare tutta la famiglia. Da lì, Raimondo Burgio, sarebbe sceso per strada e avrebbe sparato una decina di colpi verso il cognato, Ignazio Scopelliti.