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Operazione di controllo sulla filiera di pesca “TALLONE D’ACHILLE”, condotta tra il 30 novembre e il 10 gennaio

Il 10 gennaio si è conclusa, nel territorio di giurisdizione della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle, l’operazione nazionale complessa di controllo sulla filiera di pesca “TALLONE D’ACHILLE”, coordinata dalla Direzione Marittima di Palermo e svolta in tre fasi a partire dal 30 novembre.

I controlli, svolti sia nei punti di sbarco lungo la costa che nell’entroterra agrigentino, hanno riguardato l’intera filiera (mercati, centri di distribuzione, pescherie, mense aziendali, ristoranti, gastronomie, mezzi di trasporto dei prodotti ittici) e sono stati rivolti alla tutela del consumatore (frodi in commercio; pubblicità ingannevole; tracciabilità, etichettatura e rintracciabilità; divieto di vendita del prodotto proveniente da pesca illecita), alla salvaguardia della salute (commercializzazione di prodotti conservati in violazione di norme igienico-sanitarie; vendita da parte di ambulanti non autorizzati) e alla conservazione degli stock ittici (commercializzazione di specie sotto taglia minima). Gli accertamenti in mare sono stati finalizzati al controllo della licenza e degli attrezzi, della tabella minima di armamento, della regolare assunzione dell’equipaggio, alla corretta tenuta dei documenti di bordo ed al possesso delle previste dotazioni di sicurezza.

Nel corso dell’attività è stato rilevato il generale allineamento alle norme in materia da parte delle imprese di pesca e della maggior parte degli esercizi commerciali controllati, grazie anche all’opera di formazione e sensibilizzazione della Guardia Costiera che si affianca ai periodici accertamenti svolti dai militari del Corpo con la consueta collaborazione del personale veterinario dell’A.S.P. 1 di Agrigento. Si riassumono, di seguito, i principali dati dell’operazione condotta nel Circondario Marittimo di Porto Empedocle:

In particolare, sette sanzioni amministrative per violazione delle norme in tema di tracciabilità ed etichettatura del prodotto (di importo da 1.166 € a 1.500 €) sono state elevate: al direttore ed all’amministratore unico di un ipermercato di Agrigento, nonché al responsabile della ditta fornitrice di prodotti ittici con sede a Rimini; al legale rappresentante di una cooperativa di Favara specializzata in servizi di ristorazione ad enti pubblici e privati; al proprietario di una ditta di prodotti ittici congelati di Raffadali; al responsabile punto vendita di un supermercato di Agrigento; al titolare di una pescheria di Agrigento; al proprietario di un ristorante di Agrigento. Altre tre sanzioni da 1.500 € sono state elevate a carico di altrettanti venditori abusivi (due di Porto Empedocle e uno di Agrigento). Infine il direttore e l’amministratore unico di un ipermercato di Agrigento sono stati deferiti alla Procura della Repubblica per il reato di “frode in commercio” ai sensi degli art. 515 e 110 del Codice Penale.

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