Negli spazi di Palazzo Vanasco, a cura della Scuola di Fotografia, sarà allestita, dal 26 maggio al 1 giugno 2017, un’esposizione dedicata all’opera di Enrico Grieco, artista fotografo napoletano, che da alcuni anni vive a Catania.
La mostra nasce come conseguenza del lavoro di catalogazione e digitalizzazione del materiale fotografico dell’artista, eseguito da sette allievi del biennio di fotografia, negli anni accademici 2015-2016 e 2016-2017, all’interno del corso di “Archiviazione e Conservazione della fotografia”, tenuto dalla docente Carmen Cardillo.
L’archivio si compone di un notevole corpus di fotografie, realizzate dagli anni ‘70 a oggi, tra cui quasi 50.000 fotografie di matrice digitale; circa 20.000 fotografie in diapositiva ed altre 20.000 in negativi in prevalenza b/n. Si tratta di fotografie di scena degli spettacoli di Walter Manfrè e altri registi teatrali e uno cinematografico (“Lontano in fondo agli occhi” di Giuseppe Rocca); fotografie di musicisti jazz di rilevanza internazionale quali Elvin Jones, Mc Coy Tyner, Toninho Horta, Chick Corea, Ryuchi Sakamoto, Fabrizio De Andrè, Roberto Murolo, Nuova Compagnia Canto Popolare, Luciano Rondinella…; fotografie di artisti contemporanei e galleristi quali Angelo Casciello, Pietro Lista, Vittorio Avella, Ahmad Alaa Eddin, Mimmo Paladino, Renato Barisani, Lucio Amelio, Peter Krawagna, Emilio Vedova, Luigi Vollaro….
Di pregevole interesse la sperimentazione artistica di Grieco: fotografie di nudi, astratte, e immagini per videomapping, frutto di rielaborazioni fotografiche e pittoriche.
Di lui scrive Massimo Bignardi, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Siena.
“L’artista sottopone l’immagine, fermata dal “fotogramma digitale”, alle successive manipolazioni del software, vale a dire riscrivendo i valori del chiaroscuro, dei colori, della luminosità accentuando – è palese in alcuni paesaggi – la sua vocazione ad aderire alla pittura. Rinunzia al processo dell’ingranditore per servirsi della capziosità della stampa digitale eseguita su carta Alcantara; una carta ruvida e porosa fatta a mano, che conserva ancora il taglio del coltellaccio e, al tempo stesso, le irregolari sbavature del setaccio. Enrico specula su tale capziosità per restituire all’immagine fotografica la sua natura d’impronta della vita”.
Grieco si muove instancabilmente da un progetto l’altro, da un materiale all’altro, da una città all’altra, seguendo un percorso costantemente proprio e collegando tra loro ambiti diversi, le coincidenze sono costanti del suo percorso artistico, anche se l’artista non le ritiene del tutto casuali.
La mostra, dal titolo Opere dall’archivio di Enrico Grieco, porterà a conoscenza del pubblico siciliano, attraverso un percorso espositivo dedicato alla sezione sperimentale del maestro, circa 50 opere tra cui digigrafie su tela, libri d’artista e i volti di attori, scrittori e personaggi famosi da lui ritratti, presentando stampe alla gelatina ai sali d’argento su carta baritata di grandi dimensioni.
Note biografiche – Enrico Grieco (Napoli 22 gennaio 1950 ) è un artista fotografo performer. A sette anni scatta le sue prime foto con la biottica del padre. A 11 anni compra il suo primo 45 giri dei Beatles, a 16 tramite un amico musicista più grande di jui conosce, al Bar Cristallo di Napoli, Bernard Thomas che fa del piano bar con grosse influenze jazzistiche. Primo LP è un live di Lionel Hampton, decide di imparare a suonare il pianoforte con risultati disastrosi. Un giorno chiede al maestro di piano di disegnargli il tempo che gli stava spiegando: capisce in quel momento di avere il senso della vista preminente sull’udito, che però lo aiuterà sempre nell’ascolto della musica. Un amico artista nel 1975 lo convince a fare una mostra fotografica nel suo studio. Accetta e inizia così la sua ricerca con la fotografia. Non dimentica la sua passione e fotografa i concerti degli amici musicisti: Antonio Onorato, Rino Zurzolo, Joe Amoruso, Enzo Gragnaniello, Tullio De Piscopo, Roberto Murolo, Mia Martini, NCCP, James Senese,Art Ensemble of Chicago, Popularia, Lina Sastri, Elvin Jones, Pino Daniele, Pat Metheny, Mc Coy Tyner, Chick Corea, Flavio Piscopo, Fabrizio De Andrè, LeRondinella, con le quali collabora con le sue immagini neagli spettacoli musicali, Gegè Telesforo. Ben Sidran, Iggy Pop e moltissimi altri. Per molti di loro realizza foto che diverranno copertine dei CD. Continua con le mostre, e collabora con il Teatro Elicantropo per circa dieci anni. Incontra inoltre il regista teatrale Walter Manfrè con il quale diventerà amico e fotografo seguendolo dappertutto ( Il Cairo, Parigi, Avignone, Sion ecc.).Collabora anche con il musicologo Paolo Scarnecchia in vari festival e incontri ( Il Cairo, Lisbona. Gibellina, Sila ecc.) La voglia di suonare non lo abbandona e inventa negli anni 90 un modo di fare immagini miscelate alla musica con i diaproiettori prima e con i videoproittori in seguito. Già con i diaproiettori fa del videomapping. Collabora con lo scultore Angelo Casciello al quale realizza le foto di quasi tutti i cataloghi d’arte. Altre collaborazioni con il pianista Luca Mennella, con il pittore Ahmad Alaa Eddin, la danzatrice Rosaria Iovine, Akerusia Danza, teatro-danza di Rosario Liguoro. I suoi videomapping propongono sempre lo stravolgimento dello spazio urbano e una musica appositamente scelta e coerente con le immagini utilizzate. Con l’aiuto di studenti dell’Accademie di Belle Arti di Catania inizia l’archiviazione del suo lavoro, scoprendo immagini dimenticate, ma che fanno parte del Neapolitan Power.
Opening
venerdì 26 maggio 2017 ore 11.00
Accademia di Belle arti di Catania,
Aula Magna, Palazzo Vanasco
Interverranno
Virgilio Piccari,
direttore ABA Catania
Carmelo Nicosia,
direttore Scuola di fotografia
Carmen Cardillo,
docente di archiviazione e conservazione della fotografia
Orari mostra
lunedì/venerdì
dalle 10.00 alle 17.00
sabato
dalle 10.00 alle 13.00