Ottima prestazione e meritato successo contro un ottimo Atletico Gela.
Tv Sicilia 24
UNICO NEO LA POCA GENTE ALLO STADIO E IL RIDICOLO INCASSO DI SOLO 60 EURO, DIRIGENZA SECCATA DA COSÌ TANTA INDIFFERENZA.
Come era successo in altre partite, l’Aragona, stavolta con l’emergenza in attacco per le contemporanee assenze di Scarpinato e Spina, moltiplica le forze, mette in mostra i suoi interessanti giovani e supera un buon Atletico Gela con grande merito. Timorosa nei primi minuti, la squadra di Sferrazza ha preso ben presto coraggio e con una tattica perfetta ha smorzato le iniziative della formazione di Misiti e con veloci ripartenze ha messo in difficoltà i gelesi. Finisce 2-1 per i biancazzurri del presidente Angelo Galluzzo, grazie alle reti di Gioele Lapi, nel primo tempo e di Dario Ribaudo nella ripresa, ad accorciare le distanze per gli ospiti il bomber Davide Ascia. La squadra di Peppe Misiti, ben messa in campo, partiva molto bene. Al 5’ Greco dalla sinistra metteva in mezzo, Ascia mancava per poco l’impatto con la sfera. Al 10’ rispondeva l’Aragona con Ribaudo, che si involava verso l’area avversaria, veniva steso da tergo ai 16 metri da Giarratana, l’arbitro, insufficiente la sua direzione di gara, lasciava correre. Al 13’ Gerbò si opponeva alla conclusione di Ribaudo. Al 25’ sul tiro di Ascia, Arcati si distendeva e metteva la palla in angolo. Al 30’ Lapi dava palla a Castaldo, il tiro del centrocampista agrigentino veniva parato da Gerbò. Al 36’ l’Aragona si portava in vantaggio. De Marco batteva veloce un angolo corto per Lapi, il centrocampista, vedendo la difesa distratta, non ci pensava due volte e con un gran tiro metteva sotto la traversa con un gran tiro di esterno collo destro. L’Atletico si smarriva e al 41’ l’Aragona sfiorava il raddoppio con Ribaudo, che servito da Graceffa colpiva la traversa con l’ottimo Gerbò, che toccava la sfera quanto bastava per evitare la rete del 2-0. Prima del riposo Sammartino, già ammonito, trovava il modo per lasciare la sua squadra in dieci uomini. Nella ripresa, nonostante l’inferiorità numerica, i ragazzi di Misiti provavano a riequilibrare la partita, ma si esponevano al contropiede dell’Aragona. Al 48’ Lapi liberava al tiro De Marco, ottimo l’intervento di Gerbò, che respingeva in angolo. Al 51’ i gelesi andavano vicini al pareggio, Navanzino su punizione colpiva la traversa, con Arcati, come era successo al suo collega nel primo tempo a toccare la sfera. Al 53’ Ascia calciava a lato dopo una serpentina incredibile. Al 56’ Ribaudo veniva atterrato in piena area da Giarratana, il rigore era netto, l’arbitro, sbagliando due volte, lo ammoniva per una simulazione inesistente. Al 69’ era Arcati a distendersi e a deviare in corner l’angolato tiro di Zarba. Al 70’ miracolo di Gerbò sul tiro a botta sicura di Ribaudo. Al 72’ Ascia per Argetta, tiro fuori. Al 75’ bel triangolo tra Castaldo e Salemi, palla a seguire per Ribaudo, tiro sull’esterno della rete. Al 80’ il raddoppio dell’Aragona. Castaldo serviva in profondità Ribaudo, che superava in velocità i difensori ospiti e con un tiro a mezza altezza freddava Gerbò. Partita chiusa?, manco a dirlo. Al 81’ De Marco si faceva soffiare la sfera da Argetta, che serviva Ascia, l’attaccante non perdonava Arcati, era il 2-1. Negli ultimi minuti l’Atletico Gela tentava il tutto per tutto rischiando di subire il 3-1. Al 90’ Bartoluccio salvava sulla linea il tiro di Castaldo, deviato miracolosamente da Gerbò. Al 93’ Gerbò spediva i angolo la fiondata di Ribaudo. Poi il fischio finale di Saputo di Palermo, la cui direzione di gara è stata ritenuta insufficiente da entrambi gli allenatori e dai dirigenti delle due squadre. Per l’Aragona arrivava un nuovo successo, che va a consolidare un secondo posto per certi versi inaspettato, ma meritato. Da sottolineare il buon esordio dal primo minuto del classe 1999, Carmelo Graceffa un giovane locale cresciuto nel vivaio aragonese. L’Atletico Gela ha destato una buona impressione, ma alla fine il successo della formazione del presidente Angelo Galluzzo è apparso meritato al culmine di un match, che ha divertito, e molto, il pubblico presente. << Il nostro paese è molto strano – ha detto a fine partita il presidente Galluzzo – stiamo facendo cose egregie, la squadra è al secondo posto e per questo ringrazio il tecnico e i ragazzi per quanto stanno facendo. Una squadra che gioca bene, vince non merita così poca gente allo stadio e poi che incoraggiamento abbiamo noi dirigenti quando si incassano solo 60 euro ? >>.