E sono le stesse ditte che hanno in appalto il servizio della raccolta rifiuti sulle due isole pelagiche, Iseda, Sea e Seap, hanno scritto al sindacato U.S.B. che nei giorni scorsi aveva proclamato uno sciopero di tutto il personale addetto al cantiere di Lampedusa per il 27 maggio prossimo per la durata di 48 ore.
“La generale difficoltà finanziaria in cui versano i comuni siciliani in questo momento – scrivono le ditte – ha costretto le imprese del settore, a considerevoli esposizioni bancarie ed oggi, a limitate disponibilità finanziarie. Tale ritardo nel pagamento delle spettanze non può costituire valido motivo per la sospensione di un servizio pubblico essenziale, soprattutto nell’attuale periodo di campagna elettorale in cui i disservizi derivanti da uno sciopero potrebbero anche essere strumentalizzati determinando una turbativa delle consultazioni elettorali ormai prossime”.
Da qui la richiesta delle ditte alla revoca immediata dello sciopero da parte della sigla sindacale.