PD: Costituito un gruppo di studio denominato “Dialogus de Iustitia”
L’avvocato Giuseppe Aiello, componente della segreteria provinciale del Pd con delega alla Giustizia, ha costituito un gruppo di studio denominato “Dialogus de Iustitia”, proprio sui temi legati alla Giustizia.
Del gruppo di studio fanno parte – oltre allo stesso Aiello – Enzo Sica, consigliere comunale Pd di Licata; Francesco Riolo, consigliere comunale Pd di Naro; Sabrina Principato, componente della segreteria provinciale Pd; Salvatore Marrone, componente direttivo Pd di Bivona; Nino Di Noto, Ispettore capo Polizia penitenziaria Casa Circondariale di Sciacca; Calogero Spinelli, assistente capo Polizia penitenziaria Casa Circondariale di Agrigento.
Ad essi si sono uniti anche componenti laici non aderenti al Pd, che – come il resto dei membri – svolgono la propria attività professionale nel settore della Giustizia. Si tratta di Gerlando Alonge, componente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Agrigento; Lorenzo Graci, Giudice Onorario di Tribunale presso il Tribunale di Agrigento; Roberto Gambina, vice Procuratore onorario presso la Procura della Repubblica di Agrigento e Tecla De Bono, Giudice Onorario presso il Tribunale di Agrigento.
“Il gruppo di studi – spiega Giuseppe Aiello – ha un duplice obiettivo. Da un lato, quello di promuovere iniziative e convegni sui temi riguardanti la Giustizia in senso lato coinvolgendo tutti gli operatori del diritto e – dall’altro – analizzare le problematiche e le disfunzioni del ‘pianeta’ Giustizia dal punto di vista legislativo. E dunque entrando nel merito del diritto sostanziale e processuale, come anche nelle problematiche e nelle disfunzioni di carattere strutturale. L’intento dell’istituendo comitato di studi – continua il responsabile Giustizia della segreteria provinciale del Pd – è quello di dare con proposte concrete un contributo per il miglioramento del sistema Giustizia che, da Agrigento, giunga alle Istituzioni parlamentari e di Governo anche tramite la deputazione agrigentina”.
Il comitato di studi terrà il suo primo incontro nei prossimi giorni per organizzare un primo convegno, richiesto da più parti, sul tema dei beni confiscati alla mafia come possibile risorsa per l’economia della Sicilia. Ciò anche alla luce degli ultimi interventi legislativi sull’argomento.