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Personale ASP al sicuro dalle aggressioni, in funzione nuovi telecomandi per richiedere l’immediato intervento delle forze dell’ordine

In tempi che spesso di moderno e civile hanno ben poco, capita sempre più di frequente che gli operatori sanitari siano oggetto di minacce e di aggressioni fisiche durante l’espletamento del loro servizio. Contro questa brutale tendenza l’Azienda Sanitaria Provinciale ha da tempo avviato diverse contromisure cui, da oggi, si aggiunge un prezioso strumento in più utile ad incrementare gli standard di sicurezza presso tutte le guardie mediche della provincia. Si tratta di semplici ma efficaci dispositivi di allarme che medici e paramedici potranno attivare attraverso speciali telecomandi inviando così un’immediata richiesta di intervento alle forze dell’ordine in caso di necessità. Direttamente collegate al numero unico 112, le centraline degli impianti recepiscono l’input dei dispositivi portatili e, utilizzando la rete telefonica GSM, lanciano un alert con la richiesta di soccorso. Il nuovo strumento, messo a punto dall’Area Servizi dell’UOC Servizio Tecnico ASP, è già attivo presso tutti i presìdi provinciali di continuità assistenziale e lo sarà a breve anche nei centri di Racalmuto, Joppolo, Sant’Angelo Muxaro, Licata e Castrofilippo dove, a causa di una carente copertura del segnale GSM, si sta ovviando con alcuni “ponti” wi-fi. Anche nelle guardie mediche di San Giovanni Gemini e Ravanusa, oggi in fase di ristrutturazione e adeguamento, il servizio sarà pienamente attivo alla riconsegna dei locali.

L’attivazione del sistema rientra in un più globale piano d’intervento attraverso cui l’ASP di Agrigento, recependo le direttive della Presidenza della Regione Siciliana, ha già incrementato le misure di sicurezza attraverso la videosorveglianza dei presìdi e vari dispositivi antintrusione.

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