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Pistola in pugno e con il volto travisato, rapina un lido balneare, sparando un colpo al gestore della struttura. In manette un trentenne licatese.

Attimi di terrore si sono vissuti domenica mattina all’alba, in un lido balneare di contrada Mollarella a Licata (Ag). Erano da poco passate le sei di mattina, quando all’improvviso una persona con il volto travisato ha fatto irruzione nella struttura, mentre il gestore ed alcuni suoi collaboratori stavano contando i soldi dell’incasso della serata precedente. Il rapinatore solitario, con il volto travisato, ha subito puntato la pistola ai dipendenti presenti, facendosi consegnare alcune centinaia di euro. Non contento, subito dopo, si è diretto verso il gestore della struttura, verosimilmente in possesso di altro danaro contante, esplodendogli improvvisamente contro, un colpo di pistola, che fortunatamente non ha attinto la vittima. Nel frattempo un testimone è riuscito a contattare telefonicamente il “112” dei Carabinieri, che si sono subito diretti sul posto con due gazzelle della Compagnia Carabinieri di Licata.  In quel frangente, alcuni dipendenti, approfittando di una momentanea distrazione del rapinatore, hanno cercato di reagire, mettendo in fuga il malvivente, che in quel momento ha pensato di allontanarsi a piedi lungo la spiaggia, venendo comunque inseguito dalle vittime. A quel punto, in un lampo, sono sopraggiunti i militari dell’Arma, che in breve tempo hanno raggiunto ed immobilizzato l’uomo. Sul posto anche i Carabinieri addetti ai rilievi del Nucleo Operativo della Compagnia di Licata, intervenuti per i repertamenti del caso. Nel corso della immediata perquisizione, dalle sue tasche è saltata fuori la pistola utilizzata ed alcune cartucce nonché le banconote sottratte nel corso della rapina. Nei confronti dell’uomo, Sortino Orazio Giuseppe, 30 enne, licatese, già noto alle forze dell’ordine, sono subito scattare le manette ai polsi con l’accusa di “tentato omicidio, rapina a mano armata e porto abusivo di arma da fuoco”. La refurtiva, ammontante ad alcune centinaia di euro, è stata recuperata e restituita al gestore della struttura. Per l’uomo, si sono subito aperte le porte del carcere, su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento. 

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