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Porto Empedocle: la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, in un’operazione congiunta con Vigili del Fuoco e Polizia di Stato, sequestra quasi 3 km. di reti da pesca e 2 unità da diporto

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Capitaneria di Porto - Guardia Costiera - Rete da pesca (1)08:26 – La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle, unitamente a personale e mezzi di Vigili del Fuoco e Polizia di Stato, nella giornata di venerdì 10 aprile, ha condotto un’operazione di contrasto alla pesca abusiva nello specchio acqueo a ponente dell’area portuale.

Poco dopo l’alba militari della Capitaneria di Porto, in servizio di vigilanza in abiti borghesi lungo il litorale empedoclino, hanno avvistato alcuni natanti privi di segni identificativi (e pertanto non in possesso di licenza di pesca) intenti a calare le proprie reti a circa 30-40 metri dalla spiaggia in loc. Salsetto del Comune di P. Empedocle. La sala operativa della Capitaneria di Porto ha prontamente allertato la motovedetta CP 527 della Guardia Costiera, al cui arrivo i natanti si sono dati alla fuga sotto costa, approfittando dei bassi fondali che rendevano impossibile l’avvicinamento della motovedetta e abbandonando sul posto gli attrezzi da pesca (peraltro privi di regolari segnalazioni, quindi pericolosi anche sotto il profilo della sicurezza della navigazione e della tutela della pubblica incolumità). Su richiesta della Sala Operativa un gommone dei Vigili del Fuoco si è subito recato in zona per coadiuvare la Guardia Costiera nel recupero di tre reti da posta di tipo tremaglio (munite di galleggianti, piombi e relativi gavitelli), in cattivo stato d’uso, di circa 800/900 metri ciascuna, per una lunghezza totale di circa 3 km., immediatamente poste sotto sequestro amministrativo dalla Capitaneria di Porto e depositate in magazzino in attesa del provvedimento definitivo di confisca e del successivo avvio a distruzione e smaltimento in discarica autorizzata. I proprietari, se identificati, rischiano una sanzione da 2.000 a 12.000 €.: si tratta del più ingente sequestro di attrezzi per la pesca abusiva operato nell’ultimo anno e mezzo nel territorio del Circondario Marittimo di P. Empedocle.

L’impiego del battello e del personale dei Vigili del Fuoco si è rivelato fondamentale al fine di condurre a termine l’attività, dati i bassi fondali presenti in prossimità della riva e considerata l’impossibilità di operare in sicurezza per unità di maggiori dimensioni e tonnellaggio. Il buon esito dell’operazione (che, a causa dell’entità del sequestro, è terminata solo nel primo pomeriggio) è stato agevolato dal prezioso supporto fornito dalla motovedetta PS 660 della Polizia di Stato, intervenuta per pattugliare lo specchio acqueo alla ricerca di ulteriori attrezzi e per scoraggiare eventuali tentativi di recupero da parte dei pescatori abusivi. Militari della Guardia Costiera hanno poi eseguito un’accurata ricognizione del litorale, individuando sulla battigia di una vicina spiaggia due natanti privi di sigla identificativa, di circa 5 mt. di lunghezza, illecitamente depositati sull’arenile. I militari hanno proceduto al sequestro delle due unità per occupazione abusiva di area demaniale marittima: i natanti sono stati poi rimossi da apposita ditta, che ha provveduto al loro trasferimento in area attrezzata. I trasgressori, se individuati, rischiano una sanzione fino a 3.098 €, oltre al pagamento degli oneri di rimozione e custodia; sono inoltre in corso accertamenti per verificare connessioni tra le unità e le reti da pesca sequestrate nello specchio acqueo antistante.

Nelle prossime settimane, d’intesa con l’Autorità di P.S., la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera procederà alla rimozione di circa una dozzina di unità da diporto, adibite alla pesca abusiva e prive di licenza di pesca, ormeggiate senza alcuna autorizzazione all’interno dell’area portuale di P. Empedocle. Tali unità, già in precedenza illecitamente posizionate presso il pontile galleggiante di proprietà dell’Amministrazione Comunale, saranno rimosse a cura dell’Autorità Marittima dai posti di ormeggio attualmente occupati senza titolo (riservati, invece, a pescherecci regolari) e, unitamente alle relative attrezzature da pesca professionale, saranno sottoposte a sequestro di carattere amministrativo o, nei casi più gravi, di carattere penale.

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