Porto Empedocle piange Marcella Sciascia, assistente sociale in prima linea sconfitta da un brutto male
“Ciao Marcella .. questa sera la stella più bella sei tu .
Rossa come il tramonto , ogni sera, da oggi in poi , guardando il sole che si perde nel mare , penserò a Te .
Io , personalmente e come sindaco , e tutta la comunità empedoclina ci sentiamo affranti ed in lutto . Ti dobbiamo tanto .
Stasera , mi ha chiamato un mio assessore :” Hai saputo di Marcella ? … “ non è riuscito a continuare . Piangeva .
È così sono rimasta immota . Senza parole a ricordarla , a rivedere ogni attimo di questi mesi passati assieme .
Cara Marcella, hai fatto tanto per questo nostro paese ed i tuoi concittadini .
Specie in questo momento di emergenza COVID perché tu , unica Assistenza Sociale del nostro comune , esitavi le pratiche per la concessione dei buoni spesa alle famiglie in difficoltà alimentare .
Tutte le domande sono passate da te .. e ti fermavi oltre L’ orario, perché si potesse fare prima possibile ad aiutare la gente .
Anche alla vigilia di Pasqua non ti sei fermata, le persone erano disperate e tu eri l’unica che potesse aiutarle . Solo quando hai finito il tuo compito, ormai distrutta fisicamente dal dolore che non ti lasciava mai, sei andata in malattia.
Ci sentivamo costantemente: “ Dai Marcella vediamo se riusciamo a distribuire qualcosa prima di Pasqua , in modo che la gente abbia conforto “ “ Marce’ quante sono le famiglie ? hai controlllato bene ? .. Forza Marcella .. “
Accusavi un po’ di mal di schiena .. rimanevi pure il pomeriggio oltre L’ orario di servizio , senza percepire nulla in cambio.
E la gente quando parla degli impiegati comunali fa male a generalizzare , perché ci sono persone come Marcella che con alto senso del dovere nei confronti della comunità , si mettono a disposizione con vero spirito di servizio e senza pretendere nulla in cambio .
E solo quando sono state completate le distribuzioni ti sei messa in malattia .
Il maledetto mal di schiena era diventato troppo forte .. e cominciasti le cure .
Mi dicevi : “ Sindaco non si preoccupi .. lunedì rientro .. ho tante cose da fare ..”
Ma i lunedì passavano . E tu invece di migliorare peggioravi .
Finché ti hanno ricoverata per accertamenti e la notizia tremenda .
Ti ho chiamata : “ Sindaco .. cone va ? “ “ e mi hai descritto ogni cosa , quello che ti succedeva nei dettagli .
Mi dicevi cose gravi e parlavi del tuo stato di salute con voce serena e distaccata , come stessi parlando di una altra persona .
Lo Osservai e tu mi dicesti : “ sindaco .. me lo dicono tutti “ .. sembrava quasi che il male non ci fosse.
Invece eri tu , esile , dolce , forte e coraggiosa Marcella che stavi affrontando la più dolorosa delle prove ..
Mi hai parlato di tua figlia . Eri preoccupata più per lei che per te.
È così .. pensavo ci fosse tempo .. che ti ne avessi di più ..
Ma certi disegni sono imperscrutabili .. e a noi rimane un senso di vuoto incolmabile .
Alla famiglia esprimo le più sentite condoglianze e la vicinanza di tutta la Amministrazione Comunale e di tutti gli empedoclini .
Ciao Marcella .. ancora una volta dai una mano alla gente che soffre . Che la terra ti sia lieve