Il titolo concessorio, rilasciato al titolare dello stabilimento balneare per l’occupazione di suolo demaniale marittimo, risulta essere scaduto da tempo. Infatti il rinnovo di tale titolo è stato subordinato, oltre che al pagamento dei canoni concessori, anche alla realizzazione di opere di ripristino che non sono mai state effettuate. Quest’ultima circostanza ha comportato l’occupazione abusiva di un’area demaniale marittima di più di 1.000 metri quadrati.
La lunga e complessa attività investigativa, che ha portato all’applicazione di tale misura cautelare, trae spunto dall’attività di polizia demaniale programmata nell’ambito di giurisdizione dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera, con il preciso obiettivo di contrastare gli abusi perpetrati a danno del pubblico demanio marittimo, con accertamenti tecnici sui luoghi e verifiche documentali.