Ad iniziare la presentazione Piero Castronovo, che ha introdotto con cenni storici il luogo dove é avvenuta la presentazione del libro. Subito dopo é stato chiamato l’autore del libro ed il moderatore Francesco Castronovo, dove hanno iniziato il dialogo con il ritorno nel Luglio 1954. Licenziati per esigenze di bilancio, ventisette minatori decidono di occupare la miniera di zolfo della Ciavolòtta, nella Sicilia sud-occidentale. L’autore, attraverso la voce del surfaràro Michelangelo Fanello, detto Michilà, narra i cinque mesi di lotta, tra patimenti fisici e psicologici, tensioni interne e pressioni esterne, attenuate solo dalla solidarietà della popolazione che aspetta con ansia il ritorno dei lavoratori e non smette di sperare in una risoluzione della vicenda. Una storia che coinvolge i partiti, i sindacati, il mondo operaio e quello dei padroni. Una realtà che, sia pure in forme differenti, è ancora oggi attuale e merita di essere conosciuta perché il “passato non è mai passato”. All’interno della presentazione, oltre al dialogo con Viviana Caparelli; le lettrici, Serenella Bianchini e Ida Agnello, ha letto alcuni passi salienti dell’opera di La Russa. L’evento è stato organizzato con il patrocinio del Comune di Grotte, con la Camera Penale di Agrigento e la Pro-Loco di Grotte.