Presentato ieri a Grotte il Libro La Ragazza di Marsiglia di Maria Attanasio
Simone Pietro Costanza
E’ stato presentato ieri sera, a Grotte, presso il Centro Polifunzionale San Nicola, il libro “La Ragazza di Marsiglia” di Maria Attanasio.
Il ritratto dell’unica donna che partecipò all’impresa dei Mille: l’immagine del Risorgimento perduto, della sua parte sconfitta e più bella, in un romanzo sulla libertà di pensiero. Chi sfogliasse L’album dei Mille, galleria fotografica degli eroi dell’impresa garibaldina, al n. 338 troverebbe la foto di Rosalia Montmasson, l’unica donna che s’imbarcò alla volta della Sicilia. Chi era quest’oscurata protagonista del Risorgimento? Una ragazza che incontra e si innamora di un giovane rivoluzionario pieno di sé, e per amore lo segue in tutte le avventure fino a quando lui l’abbandona? Oppure un’intransigente repubblicana che si lega a un patriota, che alla fine ne tradisce gli ideali?
Per vent’anni Rosalia Montmasson fu moglie di Francesco Crispi, che seguì in tutti gli esili, condividendone azione e utopia, senza paura e senza riserve, facendosi cospiratrice e patriota al servizio della causa mazziniana. Si erano incontrati a Marsiglia: lui esule in fuga dalla Sicilia borbonica, lei lavandaia stiratrice che si era lasciata alle spalle l’asfittico paesino d’origine dell’Alta Savoia. Diventata mazziniana anche lei, entrò a poco a poco nella vita di riunioni e di azioni clandestine di lui, perfino le più rischiose e forse terroristiche, giungendo ad assumere un proprio ruolo, stimato anche da Mazzini. Poi l’impresa garibaldina, l’Unità, e la svolta monarchica di Crispi. Le divergenze e i contrasti tra Francesco e Rosalia si accentuarono, ormai la ragazza di Marsiglia è solo un impiccio sentimentale e politico per lui, che nel 1878 – divenuto potente ministro – riuscì con cavilli formali e l’avallo di una compiacente magistratura a farsi annullare il matrimonio. Da quel momento, Rosalia Montmasson fu fatta sparire dalla vita di Crispi, dai libri, e dalla memoria collettiva, una totale rimozione dalla storia risorgimentale che si è protratta fino a oggi; a lei Maria Attanasio, in questo avvincente romanzo storico, restituisce voce e identità, recuperando anche una sommersa e avventurosa coralità di oscuri eroi. Con un ritmo narrativo di inchiesta letteraria su una vicenda nascosta del Risorgimento, la scrittrice ne ha cercato le tracce, ripercorrendo i luoghi, scavando tra cronache e documenti, appassionandosi alla vita di questa donna dal temperamento straordinario, ribelle a ogni condizionamento e sudditanza. E ce la racconta in un romanzo sulla libertà di pensiero, che è quasi una storia al femminile sul processo unitario italiano: il ritratto in grande di una donna in grande, dipinta quale immagine del Risorgimento perduto, della sua parte sconfitta e più bella.
La scrittrice, insegnante e preside, è stata anche consigliere comunale.
Durante la presentazione del libro ci sono stati diversi interventi di Salvatore Ferlita e Giovanna Zaffuto, mentre le letture sono state curate da Giusy Carreca ed Alessandra Marsala, invece a coordinare l’evento è stato, Gaspare Agnello.
L’evento di ieri, ricade in uno degli appuntamenti dal titolo “Incontri Letterari”, organizzati dalla Pro Loco di Grotte, con il Presidente, Filippo Vitellaro, ed il patrocinio del Comune di Grotte, dal Sindaco, Alfonso Provvidenza e dall’Assessore alla Cultura, Annamaria Todaro checommenta così la serata:“Una serata che profuma di pagine, esalatrice dell’odore inconfondibile di libri e di cultura e suoni dolci di un violino armonico. Presieduta dal Sindaco Alfonso Provvidenza. Guidata sapientemente ed in maniera ineccepibile da Gaspare Agnello ed organizzata dalla Proloco Herbessus di Grotte il presidente Filippo Vitello ed Emanuele Licata . Ringrazio la scuola di terza media presente alla serata e la professoressa Giovanna Zaffuto per averci relazionato il libro”. – e conclude – “Il Comune di Grotte la accoglie calorosamente, per lei deve essere una seconda casa; legata al nostro paese dal libro vincitore del premio Racalmare Leonardo Sciascia nel 2000 con Concetta e le sue Donne”.