Primarie agrigentine: diritto esercitato!!!
16:48 – Scegliere potendo scegliere è quello che la gente chiede oggi alla politica. La possibilità di individuare risorse sul territorio in grado di coincidere con le aspettative della gente che lo vive. Eccovi le primarie agrigentine. Eccovi Silvio Alessi vincitore delle primarie agrigentine. La gente lo ha scelto, preferendolo ad antagonisti di alto spessore umano e professionale, forse per la sua capacità di relazionarsi con la gente, la sua spontaneità che lo rende particolarmente empatico.
Detto questo, le primarie agrigentine sono state un vero successo, sia in termini di partecipazione, ma soprattutto come momento di confronto politico.
Il Pd agrigentino ha dimostrato una sostanziale visione politica del territorio. I dirigenti del partito, a vari livelli hanno dato testimonianza di quanto sia importante porre gli interessi del territorio e le istanze della gente davanti a strategie personali e di partito. Plauso quindi all’On. Capodicasa, al segretario provinciale Zambito, all’on. Mariella Iacono, al Dott Macedonio (patto per il territorio) e ai tanti che a vari livelli e vario titolo si sono spesi affinché tutto ciò accadesse
Zero individualismi, in un momento in cui gli individualismi si travestono da missione impossibile in nome di super poteri e “supercazzole” varie.
La politica , quella seria mette al centro il territorio, la gente, gli umori. Il Pdr ha voluto in questo caso dare un segnale importante, l’on Cimino ha voluto creare un momento di sintesi politica con il preciso obiettivo, a mio parere raggiunto, di uscire da un pantano pre elettorale, in cui si rischiava di fare sguazzare biscie e coccodrilli.
Lo stesso On. Cimino ha fatto più volte appello affinché, ad Agrigento potesse tornare la normalità, e ciò accadesse attraverso l’esercizio della democrazia. A tal proposito si fa riferimento a realtà sicuramente più complesse di quella nostra e a figure autorevolissime, come il sindaco di Milano Pisapia piuttosto che l’on Felice Casson di Venezia , i quali, loro per primi, hanno voluto sottoporsi alle indicazioni date dagli elettori attraverso l’esercizio delle primarie. Oggi risulta impossibile parlare di ritorno alla politica dei cittadini, senza l’utilizzo delle primarie a prescindere dalla tipologia di competizione elettorale, piuttosto che del territorio.
A tal proposito si auspica il coinvolgimento di tutte le risorse e le eccellenze che insistono sul nostro territorio, affinché possano dare il loro fattivo contributo per il riscatto della città.
Adesso, a bocce ferme partono le danze e presto si scopriranno principi tornare ranocchi e carrozze ritornare vuote al castello.
Ma a prescindere dai riferimenti fiabeschi , una cosa è certa, Agrigento ha urgentemente bisogno di un sindaco con una squadra di assessori che abbiano una visione precisa di ciò che sarà la città, in un futuro che sta tutto in una data: Agrigento 2020.