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Promozione Canicattì e Licata regine del mercato Kamarat e Menfi sempre attive.

Inizia a scaldare i motori le squadre agrigentine che disputeranno il prossimo campionato di Promozione, una ammucchiata incredibile, visto che al momento in organico, anche se si spera in qualche ripescaggio, sono ben undici. Dalle prime mosse di mercato le regine indiscusse sono il Licata e il Canicattì. Stanno cambiando molto i gialloblù del ds Angelo Curella, dai primi acquisti appare chiaro, che i licatesi sperino molto nel salto d’ufficio in Eccellenza. Gente come Settecase, Pavone, Di Martino, Famà, Marchese, Pianese e Alma sono giocatori di sicuro affidamento. Anche il Canicattì del ds Giglia non è da meno, nelle ultime ore annunciati due grossi colpi di mercato. Vestiranno il biancorosso l’attaccante Antonio Di Franco, 25 gol la passata stagione con la Nissa, e l’eterno centrocampista Daniele Di Maria, specialista in promozioni. Prima dei due giocatori era arrivato il centrale di difesa Alfonso Cipolla, ex Raffadali. Non sta certo con le mani in mano il Kamarat di Paolo Scalia. Dopo gli acquisti di Lapi e Ribaudo, ex Aragona, dalla società delle maccalube arriva il giovane centrocampista, classe 1998, Salvatore Salemi, per l’agrigentino un grande campionato con la maglia dell’Aragona. Il ds Marco Di Piazza ha chiuso la trattativa con il centrocampista palermitano, ex Monreale, Danilo Marcoccio e a breve lo farà con l’ex Aragona Giulio Castaldo e un forte difensore centrale palermitano. Da non dimenticare l’acquisto con il forte attaccante Benedetto Messina. Ancora nulla di fatto, ma solo in tema di campagna acquisti a Ravanusa, la società del presidente Dino Farruggio, riaffidando la guida tecnica ad Angelo Loggia ha le idee molto chiare. Il progetto proseguirà con la priorità dei giovani, con le conferme dei senatori Di Salvo, Piccirillo, Loggia. L’obiettivo dello staff tecnico è l’innesto di un uomo d’esperienza per reparto così da avere delle garanzie per una squadra competitiva. L’Aragona appare sempre più avviata ad una clamorosa rinuncia. L’appello della società, tutta dimissionaria, con in testa il presidente Angelo Galluzzo è caduto nel vuoto. Nessuno ad oggi, neanche l’amministrazione comunale sta facendo qualcosa per salvare una società, che si occupa di settore giovanile e ha portato in giro per la Sicilia il nome Aragona. Purtroppo Aragona è un paese abulico e tutto viene delegato agli altri. Ad ogni buon conto l’Aragona sta per morire tra l’indifferenza degli aragonesi, sindaco e assessore allo sport compresi. Anche il Casteltermini ha i suoi problemi. Il presidente Salvino Sanvito è disponibile a continuare, ma chiede seria collaborazione e soprattutto che si trovino i circa 5 mila euro necessari per il rinnovo dell’omologazione del terreno di gioco in erba sintetica. Questa spesa spetterebbe al comune, tra l’altro, ente proprietario dello stadio. Sul fronte tecnico il primo passaggio sarà la scelta dell’allenatore, ma prima bisognerà iscrivere la squadra al campionato. Ricordiamo che il termine, non perentorio di iscrizione è stato fissato per il prossimo 21 luglio.

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