La risoluzione – spiega Pullara – si è resa necessaria non solo, per il lungo lasso di tempo trascorso, a nulla rilevando il problema pandemico ma soprattutto per evitare che quanto disposto con una circolare dell’assessore ad interim On. Musumeci del 29 aprile c.a. che inspiegabilmente, tra l’altro, in controtendenza con le altre regioni italiane, autorizza le aziende a procedere mediante gara ribaltando quanto già stabilito nel 2019 con il sistema dell’accreditamento che invece assicura la libera scelta da parte del paziente tra più operatori piuttosto che l’obbligo verso una.
Riteniamo -conclude Pullara -che con questa risoluzione la commissione sanità abbia aggiustato il tiro rispetto a quanto il governo in maniera strabica intendeva fare.