Pullara. Il Governo Musumeci, con l’Assessore Razza in testa è il governo dei generali: “armiamoci e partite”.
Simone Pietro Costanza
Nota: Questo comunicato non è un articolo prodotto dalla Redazione di “TV SICILIA 24”, ma una nota stampa esterna di cui pubblichiamo integralmente.
“Da un lato emana un – atto di indirizzo – , in pratica meno di un consiglio dato a bassa voce, con il quale appunto non assumendosi alcuna responsabilità ma cercandone il merito mediatico, scarica sulle direzioni delle aziende sanitarie la proroga e la quantificazione delle ore del personale covid, determinando così una situazione, sul piano complessivo, non solo ingestibile con ricadute sanitarie negative, ma generando maggior confusione considerando la eterogeneità delle 17 realtà sanitarie, presenti in Sicilia, totalmente diverse l’una dall’altra nei comportamenti posti in essere”. – Sono le parole del Vice Presidente della commissione sanità e presidente della commissione speciale di indagine e monitoraggio delle leggi l’onorevole di “Prima l’Italia” Carmelo Pullara. – “Altro che sistema sanitario unico ed uguale” – commenta Pullara. – “Dall’altro però rinnova fino al 30 giugno, riservandosi ulteriori proroghe, i commissari covid tutti e senza riduzione ne di ore ne di compenso. Ma che senso ha tutto questo?! Immaginate Zelensky che manda a morire in battaglia uomini e donne ucraine mentre lui continua a condurre una vita normale. C’è un limite a tutto! Su tutto questo ho presentato apposita interrogazione ma sono certo che come tante non servirà a nulla. Occorrerà” – conclude Pullara – “aspettare le nuove elezioni regionali per un nuovo e capace governo che sappia dare le risposte ai siciliani e rinnovare l’apparato burocratico che in questi anni ha contributo per parte propria a peggiorare la situazione. Ecco perché non si può ricandidare Musumeci. Non per dispetto o fatti personali ma per una salute uguale giusta e di livello per tutti i siciliani. Non ha senso avere un Presidente presentabile a differenza di Crocetta ma avere forse nella realtà della vita quotidiana condizioni peggiori. Io non lo accetto e non lo accetterò.”