Chiesti i rinforzi alla Compagnia CC di Canicattì, veniva cinturata la zona e pian piano i militari si avvicinavano alla struttura ed una vola giunti a poche decine di metri potevano constatare che effettivamente i due soggetti, attrezzai con grimaldelli e palanchini, erano intenti a sezionare infissi ed altri parti in allumino presenti nella struttura per stoccarle sull’autovettura con cui era giunti. I militari intimavano ai due soggetti di alzare le mani, ed una volta bloccati venivano identificati in C.M. e A.F.L.P., entrambi censurati agrigentini, i quali condotti presso la locale Stazione CC ed a conclusione degli accertamenti venivano dichiarati in stato di arresto nella flagranza del reato di concorso in furto aggravato, danneggiamento e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, mentre per il solo C.M. l’aggravante della “recidiva specifica ed infraquinquennale” in quanto già colpito in passato da sentenza di condanna definitiva. Terminati la stesura degli atti ed i rilievi dattiloscopici venivano accompagnati presso le relative abitazioni ove sottoposti alla misura degli arresti domiciliari in attesa celebrazione del rito direttissimo come disposto dall’Autorità Giudiziaria girgentina.