Un Piano di Ripresa senza una visione strategica, che non rispetta sia i criteri di valutazione positivi che quelli negativi dettati dalle Linee guida nazionali consistenti, tra le tante, nella presentazione di realizzazione di opere pubbliche già progettate, concede alibi al governo Conte per lo stralcio di molte opere.
Non mi meraviglia, assolutamente, come il piano deliberato e proposto dalla Regione, per investire la quota siciliana del Recovery Plan, sia visto criticamente dal governo nazionale. Tuttavia, dal momento che dall’utilizzo delle risorse europee dipende la gran parte della possibilità di ripresa del nostro territorio e dell’intero paese, mi sbigottisce l’assordante silenzio, a tutti i livelli, della politica agrigentina come se la questione non interessasse a nessuno anche in considerazione del fatto che questo potrebbe essere l’ultimo treno.
Per Pullara, che ha di recente assunto una posizione critica nei confronti del governo regionale, soprattutto in tema di Sanità, la questione Recovery Fund resta una priorità su cui non si può transigere ed invita l’esecutivo a guardare, attentamente, ai territori proponendo un Piano di ripresa con progetti già in cantina e pronti ad essere subito cantierizzati come l’aeroporto nella Provincia di Agrigento, già progettato molti anni fa.
“Se non avrò risposte in merito, – conclude il deputato – non escludo, inoltre, di scrivere direttamente al Presidente Conte per attenzionare la questione cercando di sollecitarne la sensibilità per la realizzazione dell’aeroporto nella provincia agrigentina, così come della chiusura dell’anello autostradale nel sud dell’isola che attraversebbe buona parte della provincia di Agrigento”.