“La pazienza dei lavatori è terminata: difronte al silenzio assordante del Governo, non abbiamo altra strada che lo sciopero generale di tutti i dipendenti della Regione siciliana”. Lo dicono Angelo Lo Curto e Giuseppe Badagliacca del Siad-Cisal, uno dei sindacati più rappresentativi dei lavoratori regionali.
Il Siad-Cisal, dopo gli annunci della scorsa settimana, ha proclamato oggi lo sciopero generale di tutti i dipendenti della Regione per 4 giorni: 22 novembre, 29 novembre, 6 dicembre e 13 dicembre con l’astensione dal lavoro per l’intera giornata. Il 18 dicembre, invece, si terrà una manifestazione che alle 10 vedrà i lavoratori ritrovarsi di fronte Palazzo d’Orleans a piazza Indipendenza, a Palermo. Alle iniziative aderisce anche la federazione dei funzionari regionali del Csa-Cisal.
“Le richieste dei lavoratori sono sempre le stesse – dicono Lo Curto e Badagliacca – Il riconoscimento delle mansioni superiori, l’applicazione integrale del contratto e la riqualificazione del personale anche mediante l’utilizzo degli 8 milioni di euro rimasti nel Fondo per la contrattazione 2019. Già lo scorso 4 novembre il Siad-Cisal ha avviato le procedure di raffreddamento, contrariamente agli altri sindacati, ma niente è cambiato: adesso non possiamo fare altro che ricorrere allo sciopero. Ci auguriamo che adesso anche le altre sigle sindacali si uniscano alla protesta”.