Nota: Questo comunicato non è un articolo prodotto dalla Redazione di “TV SICILIA 24”, ma una nota stampa esterna di cui pubblichiamo integralmente.
Non possiamo dire per semplice propaganda che il problema è solamente nelle scuole, i dati ci dicono che il contagio può avvenire ovunque e soprattuto a casa. Non penso che le festività natalizie possano debellare il virus e non penso che dal 7 gennaio le scuole siano e possano reputarsi più sicure di oggi. In ogni caso rimaniamo in attesa degli esiti dei tamponi molecolari per valutare di concerto con l’ASP la riapertura delle scuole della primaria e dell’infanzia.
Ribadisco che l’ordinanza di chiusura, si emette previo parere obbligatorio e vincolante dell’ASP.
“Nonostante l’eccezionalità della situazione generata dal diffondersi del Covid-19, le Autorità nazionali e il Governo della Regione hanno prontamente adottato i rimedi legislativi necessari a gestire l’emergenza epidemiologica, limitando il ricorso a provvedimenti amministrativi derogatori in ragione di emergenze non codificate o che coinvolgono, per dimensioni, intere Comunità”. Lo scrivono gli assessori regionali all’Istruzione Roberto Lagalla, alla Salute Ruggero Razza e alle Politiche sociali Antonio Scavone in una lettera congiunta inviata ai sindaci dei Comuni siciliani.
“Malgrado il quadro appena delineato – continua la nota -, è prassi invalsa che alcune realtà comunali ricorrano all’adozione di ordinanze contingibili e urgenti per imporre misure di contenimento del contagio maggiormente restrittive rispetto a quelle individuate nei vari atti normativi emanati, come ad esempio la chiusura, in tutto o in parte, degli Istituti scolastici”.
Nel documento, gli esponenti del governo Musumeci richiamando «la necessità di uno stabile coordinamento inter-istituzionale, anche in ossequio al principio di leale collaborazione che deve caratterizzare l’agere amministrativo» sottolineano il «necessario coordinamento delle azioni a tutela della salute pubblica di concerto con le Autorità sanitarie competenti, le quali ben potrebbero circoscrivere il fenomeno del contagio attraverso l’adozione delle misure previste dai protocolli sanitari consentendo, dunque, la prosecuzione dell’attività scolastica».
In particolare, gli assessori regionali invitano i sindaci «a comunicare alle Autorità sanitarie eventuali criticità che si dovessero rappresentare presso gli Istituti scolastici, di ogni ordine e grado, che insistono sul territorio comunale, astenendosi dall’emanare ordinanze contingibili e urgenti le quali, adottate senza il necessario conforto dei Dipartimenti di prevenzione competenti, si appalesano per la apoditticità delle decisioni ivi assunte».
Questo uno stralcio della circolare Assessoriale del 24 settembre”.