In particolare, la complessa ed articolata attività investigativa posta in essere dalla Procura della Repubblica e dai militari dell’Arma, consentiva di far luce sul fatto che Moncado, nella sua veste di responsabile dell’A.N.A.S., abusando della sua qualità di pubblico ufficiale, avrebbe esercitato pressioni nei confronti di alcune persone ed in varie occasioni, affinché i malcapitati gli corrispondessero denaro, per evitare che quest’ultimo applicasse sanzioni amministrative ed altri provvedimenti del proprio ufficio.
In altre parole, il dipendente A.N.A.S avrebbe chiesto un contributo di denaro per “chiudere un occhio” e non elevare sanzioni amministrative sulla SS 410 .
L’arrestato, dopo esser stato condotto presso la caserma dei Carabinieri di Licata per espletare le formalità di rito, veniva successivamente accompagnato presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’A.G. mandante.