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Ribera: appalto case IACP

Quello di Ribera  è stato definito  il più grave disastro abitativo degli’ultimi tempi, mettendo  sulla strada  60 famiglie, 250 cittadini di 10 palazzine di Largo Martiri di via Fani nell’arco temporale di soli 3 mesi!

Tanto è vero che con una cadenza temporale impressionante e come bollettini di “allarme sociale” si annunciava un imminente e gigantesco “disastro”. Questo si legge nella lettera aperta trasmessa alle massime autorità istituzionale provinciali e regionali  da Angelo Renda, coordinatore locale di Sinistra Ecologia Liberta.

Il dirigente politico di SEL evidenzia, appunto, che l’IACP di Agrigento comunicava con severa e allarmante preoccupazione all’Amministrazione Comunale di Ribera prima con nota n.1777 U/12 S/M datata 17/02/2012: “Fatte le dovute verifiche, accertamenti ed indagini, dalle risultanze del calcolo delle strutture, “si evince che non sono soddisfatte le verifiche sia di resistenza che di deformabilità, per cui si può concludere che la continuazione dell’uso attuale delle strutture non è conforme ai criteri di sicurezza delle Norme Tecniche Costruttive”, per quanto sopra esposto, si chiede l’emissione di apposito provvedimento atto a garantire la tutela della pubblica e privata incolumità”;

dopo con  nota n.3419 U/12 S/M datata 20/03/2012: “L’edificio n.2 è il primo di tre edifici realizzati in contiguità, attorno al quale questo Iacp ha realizzato idonea recinzione, al fine di interdire il transito di persone e mezzi nelle vicinanze.  Considerato il “quadro di resistenza strutturale” dell’edificio n.2, si potrebbe determinare una  possibile implosione dello stesso con effetti destabilizzanti sugli edifici adiacenti 3 e 4, pertanto si chiede l’emissione di apposito provvedimento atto a garantire la tutela della e pubblica incolumità.  Infine la scorsa settimana è stata eseguita una ricognizione degli edifici di cui al nn.cc 1,3,4,5,6, i quali   mostrano gli stessi vizi costruttivi palesati  dall’edificio n.2 e descritti nelle relazioni di verifica   strutturale dell’Ing. Palumbo”;

 infine in data 24.05.2012 con nota 0021092: “viene confermata e ufficializzata da parte dell’ IACP che le verifiche alle  rimanenti palazzine 7,8,9,10  mostrano anch’esse  gravi anomalie strutturali che ne determinano lo sgombero immediato”.  

 Tranne la tempestività e certezza del finanziamento del Governatore Rosario Crocetta che ammonta a complessive euro 11.894.713 dopodiché  è calato un angosciante buio!

Angelo Renda  ricorda, nella lettera aperta, i tragici avvenimenti dello sgombero avvenuto in modo sereno, pacato e civile con viva meraviglia degli stessi poliziotti in assetto antisommossa.

La fase successiva costellata da innumerevoli incertezze, indecisioni accompagnate da un deplorevole pressapochismo e criticità sia durante la stesura progettuale dell’opera sia per quanto riguarda i tempi  tecnici del bando di gara.  

Infatti  il Responsabile del  Procedimento  Ing. VAIANA  Salvatore, Dirigente dell’IACP,  comunicava ai dirigenti dell’UREGA che devono gestire il bando di gara: “Si evidenziano alcune criticità fatte rilevare dagli operatori economici che intendono partecipare alla gara”. L’UREGA esaminate le criticità, se ne condividono le motivazioni e si invitava il R.P.  Ing. Salvatore VAIANA  a rettificare il bando e il disciplinare di gara nelle parti interessate nel rispetto della normativa vigente.

 

Dunque il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il giorno 26/08/2015 alle ore 13:00, subito dopo, il Dirigente del Servizio e il Responsabile degli Adempimenti di Gara dell’UREGA rispettivamente la Dott.ssa Antonina BONSIGNORE e il Geometra Angelo PRINCIPATO  inizieranno le procedure di aperture delle buste delle ditte che hanno partecipato all’appalto integrato della demolizione e ricostruzione delle 10 palazzine.

LA  PRIMA TAPPA, QUINDI,  LA POSSIAMO CONSIDERARE   CONCLUSA DOPO  1100 (MILLE CENTO) GIORNI DALL’IMMANE SCIAGURA!

Angelo Renda, infine,  invita al superamento dei cosiddetti “tempi morti” e minaccia in modo risoluto e deciso e con atteggiamento determinato che non saranno più tollerati ulteriori e ingiustificati ritardi. 

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