Ribera: Sosta a pagamento
Con lettera del 17 febbraio 2017 i consiglieri Li Voti, Lupo e Farruggia, nell’esercizio delle loro prerogative di rappresentanti della cittadinanza locale, sollevano una serie di interrogativi sull’andamento della sosta a pagamento e la gestione del servizio relativo. Questa Amministrazione acquisite le informazioni necessarie e consultate le delibere e gli atti amministrativi inerenti la materia espone e deduce quanto segue: -la realizzazione della sosta a pagamento, fin dalla sua istituzione, ha comportato e comporta tutt’ora un notevole dispendio di risorse economiche, materiali e di personale; -la sosta a pagamento ha il solo scopo di assicurare il diritto dei cittadini che si recano nel centro di Ribera di trovare un parcheggio per la loro autovettura, diritto messo ogni giorno in discussione da coloro, (una esigua ma arrogante minoranza) che utilizza gli spazi di sosta, per ore ed ore, per recarsi e soggiornare presso i 18 circoli ricreativi che insistono nel c.so Umberto e vie limitrofe; -recentemente la carenza di personale di Polizia Municipale dovuta a insufficienza di risorse economiche, la riorganizzazione della squadra manutenzione stradale, le procedure per l’acquisto di vernice e cartelli stradali e altri numerosi problemi organizzativi, hanno determinato una temporanea sospensione dei controlli e della gestione della sosta a pagamento che, per assicurare i diritti degli utenti, deve essere quanto più possibile precisa e puntuale; -la ripresa della gestione e dei controlli, proprio al fine di evitare i malumori e le incomprensioni, è stata accompagnata e preceduta da un congruo periodo preliminare di informazione da parte del personale di Polizia Municipale nonché da questa Amministrazione con comunicati e sui social network; -anche attualmente il personale di Polizia Municipale, sia pure in maniera non ortodossa, quando si accinge ai controlli annuncia la sua presenza facendo risuonare alto il suono dei fischietti; Sperando di aver esaudito la legittima richiesta di informazione dei consiglieri, mi preme tuttavia, invitare gli stessi a riflettere sulla persistente diffusa inciviltà stradale, sulla scarsa propensione alla legalità, che non prontamente e puntualmente contrastate, infiltrano di sostanze tossiche la convivenza sociale e impediscono la crescita individuale e collettiva. Per tale motivo le istituzioni da noi rappresentate a vario titolo (Amministrazione Comunale maggioranza e minoranza consiliari, singoli consiglieri) non dovrebbero mai indulgere a segnali di compiacenza strumentali, nei confronti di comportamenti di “abitudine alla tolleranza della illegalità” specie quando tale illegalità avviene profittando di temporanei deficit organizzativi.