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Ricordo di Papà e gli amici della U.S. Aragona, che è andato a trovare in cielo.

Guardare una foto ti fa rivivere dei ricordi, che rimarranno scolpiti per sempre nella tua mente. Sono passati 30 anni dalla magnifica promozione dell’Aragona in Prima categoria. Erano altri tempo quando Gianni Cardella riusciva a coinvolgere e portare al campo un intero paese. Dietro di lui c’era un presidente, Filippo Gandolfo e un gruppo di dirigenti e appassionati pronti a lavorare in silenzio per il bene dell’Aragona. Altri tempi, altra gente pronta a sacrificarsi. Io ero appena diciannovenne e la passione per il calcio, come tante altre cose che si chiamano educazione e rispetto, li ho ereditati dal mio caro Papà, che proprio in questa foto, che voglio chiamare ricordo, era assieme ad altri amici con cui condivideva la passione per il calcio e che adesso li ha raggiunti in cielo. Voglio ricordare le figure che ci hanno lasciato. Abbracciato a Papà c’è Raimondo Calleja, il primo a sinistra è zio Vincenzo Salamone, seduto a destra accanto a me zio Michelangelo Scichilone, tra l’altro legatissimo a Papà nel lavoro. Genitori semplici, che hanno inculcato ai figli i sani principi di buona educazione, spirito di sacrificio e rispetto per il prossimo. Adesso sono sicuro, che loro, tutti assieme, sono felici in cielo e ci guardano e ci proteggono dall’alto. Questo mio articolo, oltre al mio caro Papà, è dedicato a tutti gli amici che è andato a trovare in cielo e a tutti coloro, che con grande stima e affetto hanno onorato la sua memoria. Sono certo che è rimasto contento e ad ognuno di voi ha riservato il suo sincero e smagliante sorriso, che riservava spesso a tutti.

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