E’ ripresa nell’aula del Senato la discussione generale sul ddl del governo sulle riforme, fase che si concluderà nel pomeriggio. Al termine della discussione generale è prevista la replica dei relatori, Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, e del ministro Maria Elena Boschi.
Sacconi, slittamento a settembre? Impossibile – Lo slittamento del voto sulle riforme a settembre? “E’ impossibile”. E’ quanto sottolinea il capogruppo Ncd al Senato, Maurizio Sacconi, rispondendo ai cronisti nel corso di una conferenza stampa. “Noi faremo la nostra parte affinché il voto arrivi prima della pausa estiva”, aggiunge il responsabile del programma di Ncd, Renato Schifani, che poi aggiunge: “mi affido alla responsabilità dei partiti e alla capacità di mediazione del presidente del Senato”.
Tabacci, ora percorso chiaro su riforme economiche – “Purtroppo sembra ci sia un malcelato e diffuso scetticismo in Europa sul percorso riformatore avviato in Italia. Noi crediamo al progetto riformatore messo in campo da parte del Premier Renzi per i prossimi mille giorni. All’ottimismo della volontà, però, deve corrispondere un percorso chiaro sulle riforme economiche necessarie per far ripartire il Paese”. Lo dichiara in Aula il leader di Centro democratico in replica all’informativa del ministro Padoan sul Consiglio Ecofin dell’8 luglio scorso. “Bisogna stare attenti perché sulle riforme sia quelle istituzionali che economiche si rischia un ingorgo che può bloccare tutto. Purtroppo l’entusiasmo senza razionalità politica non porta lontano. E’ necessaria una grande operazione verità per un Paese stretto dagli innumerevoli conflitti d’interesse e in cui lo spirito civico è sempre più negletto. Solo per quella strada è possibile cambiare l’Italia e allargare l’Europa”, conclude Tabacci.
Bisinella (Lega), o modifiche o ddl irricevibile – “Lo dico con chiarezza o si votano i nostri emendamenti o per noi il ddl è irricevibile”. Lo ha detto nell’aula del Senato Patrizia Bisinella, capogruppo della Lega in commissione Affari costituzionali a proposito delle riforme. Tra gli emendamenti da approvati indicati da Bisinella, quelli che prevedono i referendum sui trattati Comunitari, il non rispetto del patto di stabilità interno da parte di Regioni e COmuni, e correzioni al Titolo V.
Tocci (Pd), premier potrà dichiarare guerra da solo – Con il combinato disposto delle riforme e dell’Italicum si arriverà a un “presidenzialismo selvaggio senza contrappesi”, con il paradosso che anche “la decisione più grave”, cioè la dichiarazione di guerra, diventerà un atto “di parte”. Lo ha detto in aula al Senato Walter Tocci, uno dei 16 dissidenti del Pd, in un intervento applauditissimo dai senatori contrari alle riforme.
La Redazione