L’unità – di circa 8 mt. di lunghezza, di colore bianco e blu, con scafo in legno e scritte in lingua araba sulla fiancata – è stata rinvenuta sull’arenile, in una zona caratterizzata da bassi fondali ove non è stato possibile disporre l’intervento via mare di alcun mezzo navale. Militari della Guardia Costiera e dell’Arma dei Carabinieri, giunti sul luogo via terra, nonostante le precarie condizioni del barcone hanno condotto un’ispezione a bordo senza riscontrare presenza di persone o documenti. Lo scafo e i serbatoi di carburante risultano in apparenza integri, e non sussistono al momento criticità per l’ecosistema marino. L’unità è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri, che hanno interessato l’Autorità Giudiziaria nelle more dei successivi adempimenti relativi a tempi e modalità di rimozione.
La Capitaneria di Porto ha provveduto immediatamente ad informare l’Agenzia delle Dogane (competente a rimozione e distruzione di unità utilizzate per reati di immigrazione clandestina) per consentire l’avvio dei necessari provvedimenti, anche in considerazione delle precarie condizioni di stabilità dell’unità e del previsto peggioramento delle condizioni meteomarine. L’Autorità Marittima, con Ordinanza n. 15/2015 del 27/04/2015, ha inoltre vietato transito e sosta di persone a bordo e nelle immediate adiacenze del barcone per motivi di sicurezza, tutela della pubblica incolumità e salvaguardia ambientale, ed ha richiesto la collaborazione della Questura e delle altre forze di polizia per eventuali servizi di sorveglianza.
Al fine di garantire il rispetto dell’Ordinanza, l’area interessata sarà sottoposta a mirate attività di vigilanza dal personale della Guardia Costiera. Le Ordinanze sono reperibili sul sito www.guardiacostiera.it/portoempedocle, dove sono altresì riportate tutte le norme emanate dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle per fini di sicurezza della navigazione e portuale, tutela della pubblica incolumità, salvaguardia ambientale e polizia marittima.