Di seguito la mia intervista a Salvatore, che personalmente tengo a dire essere un ragazzo, uomo, di cui noto e apprezzo prima di ogni cosa una dolcissima gentilezza.
-Cos’è per te la poesia?
Quando e come hai capito che questo sarebbe stato un mezzo attraverso cui esprimere quello che sentì?
La poesia é una cosa seria, non la cerchi tu, è lei che si presenta a te. È il sentire che nessuno riesce a percepire, ma dove tutti si ritrovano. Insomma la poesia é l’ancora di salvezza per ogni uomo.
Da una paura di non essere all’altezza della vita stessa, questo, mi portò a chiudermi per 12 anni nel mio, cercando qualcosa di vero che mi capisse. E poi lei…La vita mi parlò dicendomi vuoi vivere…? Allora fa ciò che ti dico.. Non capii il significato, ma dopo tre giorni ho scritto “L’amore ” datata il 28 novembre 2012.
E poi, qual è il filo conduttore che unisce tutti i tuoi lavori?
Sì, ho pubblicato tre raccolte. La prima mi piace perchè figlia di un lavoro interiore ermetico dove esplodo e racconto le mie emozioni.
La seconda raccolta, più bella, che ho fatto é la teoria del Sonnambulo chiamata così perché considero la vita un sogno.
La terza opera nasce dall’accorgermi di aver perso l’identità e racchiude tutto ciò che amo.
Il filo conduttore delle tre raccolte è semplicemente il mio essere, che sboccia dal dolore e diventa pian piano consapevolezza.
Hai sentito la vicinanza della tua famiglia e dei tuoi amici durante questo percorso?
Sì, ci sono sempre stati, e mi hanno insegnato a “sentirmi”.
Parliamo di “Immagini e parole”:
Come nasce questo ultimo lavoro?
Nasce per caso. Dall’incontro fortuito con Alessia Argento un’artista agrigentina, ho sentito qualcosa, quel qualcosa che mi ha reso vivo. Quel qualcosa che cercavo da tempo, l’immagine delle mie parole.
“Immagine e parole” è un’opera a quattro mani. Le Immagini sono curate da Alessia Argento e sono state il mio cuscino, per accedere ai miei pensieri più segreti. Pensieri che propongo ai lettori come provocazione per ritornare allo stato brado per riacquistare la conoscenza con la natura e lasciarsi guidare da essa per trovare la bellezza che ci fa vedere la fantasia attraverso le favole e i cartoni animati, mentre la realtà offusca il nostro vero potenziale e ci rende monotoni e malleabili.
Cosa vorresti dire a chi legge le tue opere?
Le mie opere non sono le poesie. Ma sono la poesia che è in loro, io la trascrivo soltanto.
Salvatore è un altro esempio di giovani ragazzi del nostro paese provvisto di un innato talento, capace di farsi strada con determinazione e sensibilità attraverso la sua arte anche “al di là do biviu da Zorba”.
Bravo!