I militari della Stazione dei Carabinieri di Santa Elisabetta, hanno deferito in stato di libertà alla competente A.G., S.F.,
- municipio, sito in quella piazza Giovanni XXIII n. 26, otto finestre del piano terra e la bacheca pubblica esterna, inoltre, hanno rovesciato, davanti l’ingresso, il contenuto di due cassonetti dei rifiuti;
- sede del p.d., sito in quella via Municipio n. 22, la porta d’ingresso e la bacheca.
Immediati accertamenti dei Carabinieri hanno permesso di circoscrivere l’evento ad una mano locale e sicuramente non riferita a nessun colore politico, ma semplicemente al disagio vissuto da un cittadino che ha sfogato la propria rabbia in un momento di frustrazione per il disagio in cui versa, soggetto che in passato aveva beneficiato degli aiuti di quell’amministrazione lavorandovi con vari contratti a termine nei L.S.U. di cui l’ultimo ha avuto termine nei primi giorni del mese di febbraio c.a., ammissioni fatte dallo stesso colpevole vistosi convocare in caserma appena mossegli le contestazioni formali si è liberato del peso ed ha ammesso le sue responsabilità.
I militari avevano già individuato il soggetto con fugaci ed informali testimonianze di giovani che avevano occasionalmente assistito agli eventi nel transitare in quelle strade. Purtroppo l’atavica abitudine di non informare immediatamente le forze dell’ordine ha permesso l’ingenerare di dubbi in seno alla matrice, invece di poter circoscrivere subito l’evento. Pertanto, si coglie l’occasione di ricordare ai cittadino un po’ di senso civico per il benessere della comunità e non sono dei singoli quando si è vittime. In considerazione che proprio tra gli eclissati testimoni vi erano giovani ragazzi vicini a quell’amministrazione comunale.