Nello specifico i militari durante il controllo appuravano che presso il caseificio lavorava, senza essere di fatto assunto, un giovane cittadino romeno di 23 anni, il quale risultava a tutti gli effetti domiciliato presso quell’azienda. il titolare del caseificio infatti, approfittando delle condizioni di bisogno del giovane, gli aveva messo a disposizione un alloggio angusto, privo dell’allacciamento alla rete elettrica e della fornitura idrica, in condizioni igieniche poco dignitose.
L’imprenditore, inoltre, è stato anche sanzionato per alcune violazioni amministrative, in quanto è emerso che non aveva concesso il riposo settimanale previsto, che aveva fatto superare il limite della durata settimanale dell’orario di lavoro e che non aveva consegnato i prospetti paga al lavoratore.