“La trattativa stato mafia è il patto su cui si è fondata la seconda repubblica. Capirlo serve a spiegare perché le nostre istituzioni non contano più nulla. Perché le persone di talento se ne devono andare all’estero e perché i solo i peggiori si danno alla politica. Serve a spiegare perché gli appalti pubblici arrivano sempre alle stesse imprese. Spiega perché non c’è mai stata l’opposizione necessaria contro il berlusconismo e perché ora ci ritroviamo con Renzi” afferma la regista, che continua “Perché a tutt’oggi dopo vent’anni il parlamento italiano è mobilitato a tempo pieno per realizzare il piano di rinascita democratica di Licio Gelli. Perché siamo con le pezze al culo, perché questo paese pieno di risorse e di intelligenze è stato umiliato e rapinato e perché pur sapendolo, non abbiamo potuto fare niente per impedirlo”.
La pellicola (fotografia di Daniele Ciprì, musiche di Nicola Piovani), la cui produzione è durata quattro anni, è stata proiettata fuori concorso, in anteprima, alla 71^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il 3 settembre 2014; il 14 novembre dello stesso anno è arrivata anche in Parlamento.
Uscito il 2 ottobre 2014 sugli schermi italiani, il film “La Trattativa” non si è più fermato; pur al di fuori del circuito cinematografico, la proiezione è stata richiesta da cittadini, scuole, associazioni.
Il 5 maggio si potrà vedere anche a Grotte, al termine del film si svolgerà un dibattito con la regista.