SCIACCA: “Ecco in quale traumatico quadro finanziario si sta amministrando”. Il sindaco Fabrizio Di Paola commenta il report dell’Anci Sicilia
“Manca poco e ai sindaci si chiederà di attrezzarsi a fare i miracoli per far quadrare i conti, chiudere i bilanci, garantire i servizi ai cittadini, tenere in piedi le istituzioni locali. Il trend della riduzione di risorse finanziarie trasferite ai Comuni da Stato e Regione sconforta. L’ultimo report dell’Anci Sicilia ci restituisce un quadro illuminante della situazione a dir poco critica, quasi da dopo guerra, in cui tutte le Amministrazioni comunali sono state costrette a operare in questi anni”. È quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola nel commentare l’analisi del segretario generale dell’Anci Sicilia Mario Emanuele Alvano contenuta in un report trasmesso ai sindaci di tutta l’isola. Il report, che il sindaco Di Paola rende noto (è in allegato), è stato elaborato sulla base delle relazioni e dei dati della Corte dei Conti-Sezione di Controllo per la Regione Siciliana, Banca d’Italia, Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale.
Il sindaco Fabrizio Di Paola, componente del consiglio direttivo dell’Anci Sicilia, aggiunge: “Due dati su tutti saltano agli occhi dal report dell’Anci Sicilia. La flessione dei trasferimenti regionali nel periodo 2009-2015 è stato del 48 per cento. Si passa dai 913 milioni di euro del 2009 ai 472 milioni del 2015. La flessione dei trasferimenti delle risorse nazionali è paurosa. Si registra addirittura un calo del 73 per cento. Si passa da 1 miliardo e 426 milioni euro del 2011 ai 378 milioni del 2014. Ecco perché la Corte dei Conti nella sua indagine su “La finanza locale in Sicilia 2013-2014” afferma che la crisi dei Comuni e il peggioramento della finanza locale è sempre più ‘imputabile principalmente alla progressiva e consistente riduzione dei trasferimenti di provenienza statale e regionale’. Una situazione, si spiega nel report dell’Anci, che ha avuto un significativo impatto sui bilanci comunali, ha contribuito ad aumentare la pressione fiscale e a ridurre i servizi a danno dei cittadini. Una riduzione di risorse traumatica mai vista nei decenni precedenti che non è stata accompagnata da conseguenti interventi strutturali e appesantita da una situazione di stallo nelle riforme sul sistema dei rifiuti e delle acque e dei liberi consorzi. Una situazione che rende fragili le istituzioni locali rimasti punto di riferimento immediato dei cittadini”.