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Solidarietà al collega giornalista Totò Arancio, disabile in carrozina

Sono più di trenta anni che giro per i campi di calcio di tutta la Sicilia e posso dire di averne viste di “cotte e di crude”, ma quello visto oggi allo stadio di Favara (AG), rimarrà sicuramente indelebile nella mia mente, a dirlo il sindaco di Campofranco e collega giornalista Rino Pitanza presente al Bruccoleri di Favara durante il match di Eccellenza girone A  tra Pro Favara e Sporting Vallone

Stava cominciando la partita tra Pro Favara e Sporting Vallone, ma il fischio d’inizio ritardava ad arrivare in quanto l’arbitro, verso i quali ho sempre nutrito massimo rispetto in tutte le occasioni, ad ampi gesti intimava al collega giornalista Totò Arancio, in quel momento a bordo campo come fa da 40 anni, di uscire dal campo. Tutti abbiamo creduto ad una clamorosa svista dell’arbitro, con il sole di fronte e che avrebbe impedito all’arbitro di vedere che Totò é su una sedia a rotelle. Non è servito l’intervento dei calciatori di entrambe le squadre a far cambiare idea all’arbitro che non ha dato nemmeno retta ad un suo collaboratore (guardalinee) il quale si è fatto addirittura garante della conoscenza del giornalista e che questi, ovviamente, non poteva recare nessun disturbo alla partita dato che è inchiodato sulla sedia a rotelle. Non c’è stato nulla da fare, Totò Arancio è stato…. espulso dal terreno di gioco. L’arbitro avrebbe dato la seguente motivazione: “Lei deve essere scritto in distinta”. Ora, per chi non è addentro di calcio, la distinta è l’elenco nominativo dei calciatori che devono prendere parte alla partita. Avremmo mai potuto vedere Totò Arancio iscritto in distinta pronto a giocare ? Dopo 20 anni di essere claudicante e dopo altri 20 anni che si muove solo su una sedia a rotelle, non credo che possa essere iscritto in distinta con pantaloncini e maglietta e dare calci al pallone. Non c’è stato nulla da fare e così il giornalista Totò Arancio, per la prima volta nella sua lunga carriera (di giornalista, non di calciatore) ha ricevuto il cartellino rosso dell’espulsione dal campo, seguendo la partita dietro le sbarre che delimitano il campo tra gli applausi di tutti e accompagnato, mi si riferisce, dalla frase dell’arbitro rivolta a lui: “da dove è entrato, adesso esce”. Che dire… piena vicinanza e massima solidarietà ad un amico, ad un giornalista professionale, ad un uomo che vive la sua vita con tante difficoltà. Totò, oggi credo di poter dire che il disabile in campo non sei stato solo tu. Anzi… tu eri fuori dal campo

 

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