Con questi due nuovi episodi, il totale dei film girati da Rai 1, sulle Fiction del “Commissario Montalbano” sale a 34 puntate. Il 2019 è anche l’anno del ventennale della trasposizione televisiva del personaggio, visto che il primo episodio (“Il ladro di merendine”) è andato in onda il 6 maggio 1999, su Rai 2.
Nasce negli anni, le storie del commissario di Vigata, cittadina sul mare in provincia di Agrigento (un nome di fantasia che nei romanzi corrispondono alle città di Porto Empedocle) Montelusa (“Maddalusa”, una contrada di Agrigento, che si affaccia sul mare), però registrate in provincia di Ragusa, hanno raggiunto uno straordinario successo di ascolti. Non soltanto nelle prime visioni, durante le quali sono stati raggiunti anche picchi di 11 milioni di spettatori e del 44% di share, ma anche nelle repliche.
Il Commissario Montalbano, inoltre, è amatissimo anche all’estero: le varie puntate sono state tradotte e trasmesse in circa 60 paesi. È soprattutto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti che la fiction ha riscosso un grande successo, diventando un’eccellenza televisiva italiana.
La trama primo episodio – L’altro capo del filo (11 febbraio 2019)
La trama secondo episodio – Un diario del ’43 (18 febbraio 2019)
Nel secondo dei due episodi, “Un diario del ’43”, tratto da due racconti di Camilleri (Il diario del ’43 e Being Here), Montalbano entrerà in possesso di un diario, trovato sepolto nella sabbia dal preside Burgio. La data incisa sul libricino è il 1943 e il suo contenuto è a dir poco spiazzante: qualcuno, mentre si combatteva la seconda guerra mondiale, aveva scoperto qualcosa di terribile e aveva tramandato le informazioni in un piccolo diario.
A scrivere era stato un giovane fanatico fascista 15 anni, un certo Carlo Colussi, che raccontava di un attentato contro gli americani sbarcati in Sicilia. Il commissario dovrà dunque indagare per capire se l’attentato si sia verificato davvero, o se sia rimasto solo un proposito.
La storia si intreccia con quella di un 90enne, John Zuck, vigatese di nascita che durante la guerra fu fatto prigioniero dagli americani. Con la morte dei genitori in un incidente stradale, l’uomo decise di restare negli Stati uniti. Una volta tornato a Vigata, però, scopre il suo nome inserito erroneamente sulla lapide dei caduti in guerra e chiede aiuto a Montalbano.
Il giorno dopo, un altro novantenne, Angelino Todaro, uno dei più ricchi imprenditori della città, viene trovato morto. Montalbano sarà dunque chiamato a indagare sulle tre storie, che si riveleranno sorprendentemente collegate tra loro.