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Stroncato mercato clandestino cardellini

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Lo scorso 15 agosto a Favara e’ stata condotta un’importante operazione di polizia giudiziaria ambientale da parte dei Carabinieri forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo e Agrigento – Nucleo CITES e delle Guardie Giurate zoofile e venatorie del WWF Sicilia, che ha avuto come finalita’ la tutela del patrimonio faunistico, qualificato dalla legge come bene indisponibile dello Stato. In occasione della tradizionale “Fiera dell’agricoltura” che ogni anno si tiene a ferragosto nella cittadina, i militari dell’Arma e le Guardie WWF hanno scoperto ben cinque postazioni abusive, tutte presidiate da altrettanti soggetti successivamente identificati e denunciati a piede libero, ove si offrivano in vendita diversi esemplari di avifauna selvatica protetta, rinchiusi in gabbiette piccole o comunque in condizioni di grave sovraffollamento. Attorno a queste postazioni le Guardie WWF notavano un insolito concentramento di passanti che si fermavano presso le gabbie (alcune seminascoste dalle bancarelle, altre poste sui marciapiedi o sulle automobili), piene di uccellini; alcuni passanti, incuriositi, si fermavano per guardarli e per conoscere il prezzo dei poveri uccelli che si dibattevano tra le sbarre nel tentativo di scappare. Quindi e’ scattato immediatamente il blitz con il sequestro degli uccelli, tutti appartenenti alla specie “Cardellino” (Carduelis carduelis), un fringillide del quale e’ rigorosamente vietata la cattura e la detenzione in quanto specie tutelata sia a livello nazionale che internazionale.

Grazie al pronto intervento dei Carabinieri Forestali e delle Guardie WWF, e’ stato cosi’ stroncato un vero e proprio mercato clandestino di uccelli protetti che, verosimilmente, erano stati catturati illecitamente nei giorni precedenti dai bracconieri attraverso attivita’ vietate di uccellagione e prelievo in danno del patrimonio pubblico statale. Dagli elementi raccolti in precedenti indagini effettuate nel corso delle edizioni degli anni scorsi della Fiera di Favara, le Guardie WWF ritengono che l’operazione abbia permesso di stroncare un grave sistema organizzato e strutturato che prevedeva un florido commercio abusivo di animali protetti. Questo crudele commercio, infatti, avrebbe fruttato considerevoli introiti ai venditori: e’ noto che gli esemplari piu’ giovani o di recente cattura (cosiddetti “presicci”) vengono venduti per alcune decine di euro, ma per gli esemplari adulti e piu’ “pregiati” si puo’ arrivare anche a centinaia o migliaia di euro. Al termine dell’operazione i 29 cardellini sequestrati dall’Arma, dopo l’esame clinico da parte del Dirigente Veterinario del Servizio sanita’ animale dell’ASP di Agrigento, sono stati reimmessi in natura in un luogo idoneo, d’intesa con l’Autorita’ giudiziaria che ne ha autorizzato la liberazione. A carico dei 5 favaresi denunciati sono state contestate le ipotesi di reato di ricettazione di cose provenienti da delitto e detenzione di animali in condizioni incompatibili.

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