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Il TAR da torto al Ministero della Giustizia. Sospesa la revoca di un trasferimento adottato ai sensi della legge n.104/92

L’Assistente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria M.F. di 45 anni ,di Palma di Montechiaro, addetto alla casa circondariale di Torino ,era stato assegnato a domanda alla casa circondariale di Caltagirone ai sensi della legge n. 104/92 ,al fine di prestare assistenza ad un familare disabile. A seguito del decesso del congiunto l’Amministrazione Penitenziaria avviava il procedimento di revoca dell’assegnazione; l’interessato presentava un’articolata memoria procedimentale, che però veniva disattesa dal datore di lavoro, con conseguente revoca dell’assegnazione. A questo punto l’Assistente capo proponeva un ricorso giurisdizionale contro il Ministero della Giustizia, davanti al TAR Sicilia, Sezione Staccata di Catania, con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino e Daniela Piazza, per l’annullamento, previa sospensione, della revoca dell’assegnazione presso la casa circondariale di Caltagirone; in particolare gli Avvocati Rubino e Piazza hanno censurato il provvedimento impugnato sotto molteplici profili. Segnatamente hanno evidenziato che l’Amministrazione resistente aveva posto quale unica condizione al trasferimento del dipendente l’esito della visita di revisione del congiunto disposta con verbale di riconoscimento dell’handicap; poichè la predetta visita di revisione aveva avuto esito positivo il trasferimento doveva intendersi a titolo definitivo. Gli avvocati Rubino e Piazza hanno altresì lamentato la violazione del principio dell’affidamento, essendo decorsi oltre quattordici anni dalla data dell’assegnazione ,citando all’uopo precedenti giurisprudenziali del Tar Piemonte favorevoli alle tesi del ricorrente. Si è costituito in giudizio il Ministero delle Giustizia, con il patrocinio dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare di sospensiva. il TAR Sicilia,Sezione Staccata di Catania, condividendo le tesi difensive degli Avvocati Rubino e Piazza, secondo cui l’assegnazione aveva assunto il carattere di un trasgerimento definitivo, ha accolto la domanda di sospensione dell’esecuzione della revoca dell’assegnazione; pertanto l’Assistente Capo palmese continuerà a prestare servizio presso la casa circondariale di Caltagirone fino all’udienza di merito, fissata nel mese di gennaio 2020.

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