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TERREMOTO: Nuova scossa di magnitudo 6.5 in Umbria. Avvertita anche in Austria e in Sicilia.

“Non siamo in grado di prevedere quando e come tale sequenza sismica andrà a scemare, né possiamo in linea teorica escludere altri terremoti forti come e più di quelli avvenuti fino ad oggi in aree adiacenti a quelle colpite in questi mesi”. Lo dice il Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto di geologia ambientale e geoingegneria.

Continua l’Italia a tremare, una nuova scossa sempre più forte di magnitudo 6.5 in Umbria, epicentro tra Norcia, Preci e Castel Sant’Angelo sul Nera ad una profondità di 10 chilometri. La scossa è stata avvertita fortissima in tutto il centro Italia ma anche lungo tutto lo stivale, dalla Sicilia fino ad arrivare in Austria. Ad avvertirlo maggiormente i piani più alti. Le squadre dei vigili del fuoco hanno recuperato 6 feriti dalle macerie a Norcia. E’ quanto si legge sul profilo Twitter ufficiale.

Vigili del fuoco e tecnici “salvati” dall’ora solare: “Vivi grazie al cambio dell’ora”. Vigili del fuoco e tecnici impegnati nei sopralluoghi post sisma sarebbero potuti rimanere coinvolti nei crolli della scossa di oggi, come sottolineano loro stessi, se le lancette dell’orologio fossero rimaste un’ora indietro. I sopralluoghi e gli interventi negli edifici privati e pubblici – come le chiese, molte delle quali sono oggi crollate – cominciano infatti di norma alle 8. La scossa di magnitudo 6.5 è avvenuta alle 7.40, ora solare, cioè le 8.40 di sabato, quando era ancora in vigore l’ora legale.

La basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria argentea, a Norcia, sono crollate. Sono rimaste in piedi parte delle facciate e delle strutture. 

Importanti ed estesi crolli hanno interessato le antiche mura che circondano la città di Norcia. Le mura erano già state danneggiate dalle precedenti scosse: ora presentano delle aperture ed anche alcuni torrini sono crollati. 

Nessun danno rilevante ad Assisi dopo la scossa di magnitudo 6.5: lo riferisce il sindaco, Stefano Proietti, specificando che non hanno riportato danni né l’ospedale cittadino né la Basilica di San Francesco. Verifiche sono ancora in corso in tutto il territorio comunale.

Nuovi crolli a L’Aquila a sette anni dal sisma del 6 aprile 2009 dopo la forte scossa di oggi, tra via delle Buone Novelle e via XX settembre in un edificio puntellato ma ancora inagibile che un tempo ospitava la Banca del Fucino, appartamenti e uffici. Sul posto i vigili urbani che regolano il traffico e hanno richiesto l’intervento di vigili del fuoco e protezione civile per chiudere il traffico. Calcinacci segnalati all’Ospedale aquilano San Salvatore ma verifiche lo considerano sicuro.

Anche a Pescara, la gente si è riversata per strada, la Salaria, il tratto che collega Roma con Pescara, è bloccata all’altezza di Trisungo, per la caduta di massi che ostruiscono la carreggiata e a causa di un cavalcavia pericolante. Lo si apprende da fonti della Protezione civile delle Marche che stanno verificando la situazione dopo la forte scossa di terremoto che ha colpito il Centro Italia. A causa dei danni e della caduta di massi sul piano viabile causata dalle scosse di terremoto di stamani, Anas ha provvisoriamente chiuso la strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre” in vari tratti tra Spoleto e Norcia, in provincia di Perugia e tra Norcia e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. La circolazione ferroviaria è stata sospesa, in attesa di verifiche da parte dei tecnici Rfi, lungo le seguenti linee: Foligno-Terontola, Orte-Falconara, Ascoli-Porto d’Ascoli, Terni-Sulmona, Pescara-Sulmona. Lungo la linea Roma-Firenze il traffico è rallentato fino a 30 minuti per un guasto. Altri treni, fa sapere il Gruppo Ferrovie dello Stato, percorrono la linea da Orte a Orvieto.

Al momento ci sono diversi feriti, ma non ci sono notizie di vittime, ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, subito dopo la prima scossa di terremeto.  I feriti sarebbero una decina, di lieve entità, tranne una persona che viene segnalata di qualche gravità. Inoltre, tre persone sono state estratte vive dalle macerie a Tolentino, dove si sono avuti diversi crolli a seguito dell’ultima scossa. “Ci sono problemi di viabilità dappertutto,  a cominciare dalla Salaria chiusa, ha spiegato ancora il capo della Protezione civile.  La centrale regionale del 118 dell’Umbria, ha effettuato nove soccorsi con feriti in Valnerina che provengono da Norcia e da Cascia. I due più gravi, entrambi con traumi al torace, sono stati portati in elicottero all’ospedale di Foligno.

Il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi,uno dei comuni più colpiti dal sisma del 26 ottobre, dice: “E’ crollato tutto, vedo colonne di fumo, e’ un disastro, in disastro! Dormivo in auto, ho visto l’inferno…”

Anche, il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci dopo l’ultima scossa di magnitudo 6.1, dice: “E’ venuto tutto giù, ormai non ci stanno più i paesi”. Per fortuna che erano zone rosse. La poca gente che è rimasta è scesa in strada, si sta abbracciando. Adesso stiamo andando in giro per le frazioni per vedere quello che è successo”.

Mentre Il sindaco di Pievetorina Alessandro Gentilucci lancia un appello ”Siamo in condizioni pietose. Ho ancora 800-900 persone in paese, un borgo distrutto, molti allevatori nelle frazioni di montagna che non possono allontanarsi. Ci sono crolli, e non so ancora se anche dei feriti. Io, da solo con un maresciallo, lavoro da un container di 2 metri per 5, che ho requisito. abbiamo bisogno di mezzi, di container. Solo 400 i residenti che sono andati negli hotel della costa”.

Il sindaco di Castelsantangelo sul Nera,  Mauro Falcucci, Paese è mucchio di macerie. Per fortuna ora so con certezza che non abbiamo vittime né feriti a Castelsantangelo sul Nera, si erano già allontanati tutti da ieri, ma il paese è un mucchio di macerie, nel cimitero le scosse hanno spaccato dei loculi e le bare sono uscite fuori, una scena indescrivibile mi racconta il vice sindaco”. Così  sorpreso dal nuovo sisma a Fano, dove abita. Andare su? E dove vado, la strada è chiusa”.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella da Gerusalemme segue: “Preoccupato ma intervento è stato pronto. Sto seguendo le notizie con preoccupazione e grande attenzione. Sono informato costantemente e comprendo l’allarme che c’è nelle popolazioni che vivono nelle zone colpite. L’intervento è stato pronto e efficace. Esprimo solidarietà e affetto alla gente coinvolta”. Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, pronto ad aiutare l’Italia e ad inviare soccorsi per quanto possibile.

Controlli e verifiche anche in Vaticano dopo la forte scossa di questa mattina. Le squadre di vigili del fuoco hanno effettuato sopralluoghi anche nella Basilica di San Pietro e tutto è risultato a posto. Altre verifiche sono in corso nelle basiliche romane di competenza dalla Santa Sede, in particolare a Santa Maria Maggiore. San Pietro, comunque, p rimasta regolarmente aperta al pubblico.

Crepe e cornicioni caduti nella basilica di San Paolo a Roma in seguito al terremoto avvertito stamattina. La basilica è stata chiusa per effettuare le verifiche. Segnalato anche il distacco di uno dei supporti che tiene un grosso candelabro. Sul posto vigili del fuoco e polizia.

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