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Torna ad Aragona la magia dei presepi artistici e monumentali.

Una tradizione consolidata che trova la sua massima espressione in alcuni presepi visitabili all’interno delle chiese. Ma non solo. Partiamo dal bellissimo e storico presepe custodito nella Chiesa Madre.

La Chiesa Madre parrocchia  SS. Crocifisso (sec. XVIII) venne edificata per vivo interesse del conte Baldassare III Naselli che, in onore al suo nome, a quello del padre e del nonno, la dedicò a Nostra Signora dei tre Re Magi . Contiene all’interno alcune interessanti opere d’arte, una statua della Madonna delle Grazie attribuita al Gagini e alcune interessanti tele di Fra Felice da Sambuca. Sulla tradizione pastorale, con le antiche statue Settecentesche conservate al locale Museo Diocesano,  il presepe è la rappresentazione di una scena campestre con al centro Gesù, Maria e Giuseppe. Antichi attrezzi del lavoro dei campi e suppellettili vari completano la scena all’interno di una chiesa artisticamente illuminata ricca di atmosfera natalizia.

Proseguendo, in un ideale e sentimentale itinerario, giungiamo nella Chiesa Madonna del Rosario dove  troviamo un altro bellissimo presepe. Una Natività di una bellezza straordinaria. La statua di San Giuseppe è dello scultore palermitano Girolamo Bagnasco, esponente del tardo Barocco e Classicismo italiano, noto soprattutto per i suoi pastori da presepe.  Sotto le ali protettrici dell’Angelo, una Maria in estasi veglia sul bambino Gesù. Questo meraviglioso presepe, su indirizzo dell’arciprete di Aragona don Angelo Chillura,  è stato realizzato da alcuni animatori culturali: Gero e Salvatore Pantalena, Lia Pirrone, Alfonso Contrino, Maria Rodi, Salvatore Di Giacomo e Carmelo Sciortino. Quest’ultimo è il noto artista e storico aragonese che da diversi anni realizza il suo monumentale presepe Biblico.

Anche quest’anno, nonostante l’emergenza sanitaria, Carmelo Sciortino ha voluto onorare la tradizione e, nell’antico asse viario, la Via Nazareno, ha realizzato il suo bellissimo presepe. Il paesaggio riprodotto è così bello da togliere il fiato. Non mancano i richiami alle architetture medioorientali. All’ingresso del presepe si legge una bellissima poesia di Salvatore Pantalena, scritta in occasione del Natale, dal titolo “Il presepe di carta” : “Che Bellezza , ha la tua dolce mano di Madre , in grembo porti il Principe Re dei Giusti, nei tuoi occhi il mondo che lo trafiggerà. Tè , Mantello di una Stella che brilla nel Presepe operanti, Sorveglia gli angeli tuoi e l’ Oasi Aperta. Mentre al pianto dei pargoli , il cielo diventa Arcobaleno dell’ Anima Pura”.

La Via Nazareno è anche nota come la Via dei Presepi. Partendo, infatti, dalla  Via Vittorio Emanuele e lungo la Via Nazareno,  fino a raggiungere a monte il “Calvario”, si possono incontrare presepi e luminarie che creano una bella e suggestiva atmosfera natalizia.

Anche se quest’anno l’emergenza sanitaria non ci permetterà di spostarci in giro nei Comuni per  visitare i presepi, siamo sicuri che osservando le immagini in copertina riusciremo con l’immaginazione ad immergerci nello spirito del Natale.

Buone feste a tutti i lettori.

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