07:16 – Lo sport come un’importante “scuola di vita”, è questo lo spirito con cui il Polo Educativo di Librino inizia un nuovo progetto sportivo.
Un campionato di calcio che vede coinvolte 14 squadre – formate da giovani dai 16 ai 30 anni appartenenti a diverse realtà, da Catania a Librino, dalle comunità per minori stranieri non accompagnati ai centri SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) – che inizierà martedì 2 dicembre alle ore 16.00 presso il campo di via castagnola, 12. La stessa location che ha ospitato le prime due partite del triangolare di calcio a 5 “Librino per la pace” tenutosi nel mese di ottobre 2014 – un’iniziativa che ha coinvolto durante la finale più di cento persone.
Durante il campionato è prevista una giornata di “ritiro” nella quale le squadre si affronteranno con incontri della durata di 15 minuti, pranzeranno insieme presso la sede di Villa Fazio, si incontreranno e si confronteranno rafforzando il sano spirito di squadra che li accompagnerà per tutta la manifestazione sportiva.
Nonostante Villa Fazio non possa ancora ospitare attività all’interno dei suoi impianti sportivi, non ancora sistemati dal Comune, si candida a tornare al centro della vita sportiva di Librino con questa iniziativa proposta dagli animatori del progetto.
Le squadre verranno seguite durante tutto l’evento dagli animatori di Villa Fazio e dall’associazione sportiva PGS Resurrezione – che si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità insieme alla parrocchia Resurrezione del Signore di Librino, all’Associazione Librino 2030, alla VI Circoscrizione e in particolare al signor Militi che insieme ad alcune famiglie del quartiere si occupa della gestione e della manutenzione dei campi di via castagnola per garantire ai ragazzi di Librino un luogo sicuro nel quale giocare.
Le gare dureranno due tempi da venti minuti ciascuno con intervallo da 10 minuti. A fine campionato è previsto un momento di festa nel quale verranno premiate le prime tre squadre e il capo cannoniere.
“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono, lo sport può creare speranza dove prima c’era disperazione. È più potente di qualunque governo nel rompere le barriere razziali. lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione” Nelson Mandela
LA REDAZIONE